Autore: Diego Vezza

I gofri, la Val Chisone in un boccone A Fenestrelle rivivono le antiche tradizioni occitane di Diego Vezza Si ostinano a chiamarlo il cibo dei poveri. Forse una volta. Perché di poveri, oggi, nella lunga fila che porta al bancone per assaggiare i gofri, non se ne vedono. È un profumo biancastro, dal sapore antico, a risalire una via Umberto I che mette in mostra il meglio di sé, come in tutti i giorni agostani di festa, che poi significano un gran pienone, dove i villeggianti decuplicano gli abitanti stanziali di Fenestrelle. Salgono su come l’acqua che evapora, dalla città…

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Viaggio nel cuore storico delle Nuove di Diego Vezza Il sole del tramonto è tiepido e basso, dietro il tetto in pietra del Braccio Tedesco. E mentre scende si attarda a sfiorare visi ossuti in una carrellata di istantanee che sanno di un passato ormai lontano. Più che i capelli tirati indietro sono gli occhi scavati e neri a ricordare l’immagine di un triste Fausto Coppi. L’epoca è quella. Leggendo i loro nomi si rievoca la toponomastica di Torino: il dirigente Eusebio Giambone, l’ebreo Emanuele Artom, il generale Giuseppe Perotti, il bibliotecario Giulio Biglieri, il professor Paolo Braccini e altri…

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La seconda più alta costruzione torinese è… un termovalorizzatore di Diego Vezza In attesa del grattacielo Intesa, una nuova Mole svetta nel cielo di Torino. Niente a che vedere con le forme ardite dell’indiscusso capolavoro antonelliano, eppure con i suoi centoventi metri di altezza si attesta come la seconda più alta costruzione della città sabauda, lasciandosi alle spalle la Torre Littoria di piazza Castello e il campanile di Santa Zita. Per gli abitanti della Decima Circoscrizione è ormai un’immagine ben consolidata. Così come per tutti gli automobilisti che ogni giorno le sfrecciano accanto, nei pressi dell’uscita Interporto Sito della tangenziale…

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