Autore: Giovanni Andriolo

Baratuciat il bianco del mistero rinasce in Val di Susa di Giovanni Andriolo Un’uva misteriosa che non ha genitori o parenti tra i vitigni del Nord Italia, del cui arrivo in Piemonte non è rimasta traccia scritta, con un nome che però non passa inosservato: è il Baratuciat, che salvata dall’estinzione negli anni ’90 grazie alla tenacia di un viticoltore di Rivera di Almese dà oggi l’unico vino bianco inserito nella Denominazione di Origine Controllata Valsusa. Il primo riferimento scritto al Baratuciat finora rintracciato si trova nel Bollettino Ampelografico del 1877 del conte Giuseppe di Rovasenda che raccoglie le schede…

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Il tubero dei potenti di Giovanni Andriolo È anonimo il banchiere di Hong Kong che nel 2006 si è aggiudicato per 125.000 euro un esemplare di tartufo bianco da un chilo e mezzo all’Asta del Tartufo nel castello di Grinzane Cavour. Si tratta di una cifra record per un singolo pezzo da quando la manifestazione organizzata ogni anno dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour ha avuto inizio nel 1999. E se uno studio dell’Università di Torino quantifica in circa 50 milioni di euro l’indotto del turismo in Piemonte durante i soli giorni della Fiera del Tartufo di Alba, è indubbio che fin…

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Il Lessona da Quintino Sella ad oggi, passando per Mario Soldati e andando verso il futuro di Giovanni Andriolo Nell’ottobre del 1870 il Ministro delle finanze del Regno d’Italia Quintino Sella festeggia, un mese dopo la breccia di Porta Pia e la presa della città di Roma, il primo governo dell’unità nazionale. Per l’occasione non stappa uno champagne, come d’uso anche a quel tempo, ma decide di brindare con una bottiglia di rosso Lessona delle sue tenute di famiglia nell’omonimo comune in provincia di Biella. Da allora, il Lessona diventa per gli appassionati di storia (e di succo d’uva fermentato)…

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Il Cari della collina torinese tra passato e futuro di Giovanni Andriolo Scivola in bocca morbido, è dolce, ricorda la fragolina di bosco; ma sfodera ben presto la sua vena più spigolosa, piacevolmente acidula e le bollicine che pizzicano il palato. È frizzantino e amabile come il moscato d’Asti, ma è rosso. È rosso come la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, ma è meno dolce. È prodotto sulla collina torinese e sulle colline tra Marentino e Andezeno, è un vino antico. Nei secoli lo hanno offerto alle coppie di giovani sposi e ai re, lo hanno chiamato Cario, Pelaverga grosso,Vin…

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Distrutto dai bombardamenti e sostituito da un cinema ora a luci rosse, il Chiarella fu uno dei più importanti teatri di Torino nei primi decenni del Novecento di Giovanni Andriolo Nel gennaio del 1935 il jazzista Luis Armstrong si trovava sul transatlantico Champlain nel mezzo dell’Oceano: tornava negli Stati Uniti dopo essersi esibito, a conclusione di una tournée europea, al Politeama Chiarella di Torino. Era la sua prima volta in Italia. Un ‘esperienza memorabile per la città e il suo teatro, che malgrado la censura fascista era riuscito a far esibire un artista statunitense e di colore. In realtà si trattava…

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Le collezioni etnografiche dei Missionari della Consolata per un viaggio virtuale dall’Africa all’Amazzonia di Giovanni Andriolo Nel cuore di Torino esiste un posto dove è possibile fare un viaggio virtuale tra le popolazioni tribali dell’Amazzonia e dell’Africa: è il Museo di Scienze Naturali ed Etnografia dell’Istituto Missioni della Consolata. Creato da Giuseppe Allamano, fondatore dell’omonimo Istituto Missioni, il Museo raccoglie manufatti, oggetti e fotografie fin dal 1902, l’anno in cui partirono i primi quattro missionari della Consolata per il Kenya. Zucchette lavorate per conservare bevande ma anche le ceneri dei defunti, abiti, copricapi di piume, oggetti di uso quotidiano per cucinare,…

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The Masche e prodigi naturali di Giovanni Andriolo La versione piemontese dei Camini delle Fate della Cappadocia viene dalla Val Maira. Più precisamente, da Costa Pragamonti, località nei pressi del comune di Villar San Costanzo. Si tratta della Riserva naturale dei Ciciu del Villar, che deve il nome alla sua attrattiva principale: le “colonne di erosione” chiamate appunto Ciciu. Un appellativo affettuoso – che in piemontese significa pupazzo, fantoccio – per queste sculture morfologiche naturali a forma di fungo, il cui cappello è costituito da un grosso masso e il cui gambo è un ammasso di terra e pietrisco sopravvissuti…

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Il Piemonte degli affreschi sindonici di Giovanni Andriolo A buona parte dei piemontesi, e non solo, sarà capitato di attraversare Piazza San Carlo a Torino. In pochi, tuttavia, avranno notato due affreschi rettangolari agli estremi della facciata del palazzo sul lato ovest della piazza. Per anni, anche chi scrive li ha ignorati. Presi dallo sfarzo dei caffè storici, del Caval ‘D Brons o delle vetrine dei negozi, se soltanto avessimo sollevato lo sguardo al primo piano dell’edificio, all’altezza del parapetto delle finestre, avremmo visto anche noi due affreschi sindonici del ‘700. Un piccolo esempio, quello di Torino, di una collezione…

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Esplorare gli “insoliti panorami” di Torino di Giovanni Andriolo Forse alcuni ancora non sanno che il Punt e Mes ha a che fare con la Borsa di Torino, o che l’ingresso dell’acciuga nella cucina piemontese passa dalla via del sale che fin dal Medioevo portava nella capitale sabauda i prodotti dal porto di Genova. Pochi, camminando per via Principe Tommaso, immaginano che nel luogo in cui ora si trova un noto cinema per adulti un tempo esisteva un teatro, il “Chiarella”, in cui nel 1935 Luis Armstrong si esibì in un memorabile concerto jazz, in barba alla censura fascista. Modi di dire…

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