Autore: Lucilla Cremoni

Coldiretti porta l’agricoltura civica a Torino di Irene Sibona Coldiretti prosegue e intensifica i progetti di agricoltura sociale (cioè l’uso delle attività agricole per la fornitura di servizi, la riabilitazione o (ri)socializzazione di persone con difficoltà  – Piemonte Mese ne ha parlato sul numero  di aprile 2013), alla quale è anche stato dedicato il convegno e le iniziative che si sono tenute lo scorso 19 giugno presso la Dimora di Artemide, le antiche fagianaie della Palazzina di Caccia di Stupinigi. E, parallelamente, apre anche a quella che si può definire agricoltura civica. O, se vogliamo, alla versione Coldiretti del guerrilla…

Read More

Marcello Trentini, chef stellato, si definisce “narratore dell’evoluzione di Torino”. Ma ricorda che la creatività nasce dalla disciplina Intervista di Lucilla Cremoni Lunghi dreadlocks che un elastico raccoglie in cima alla testa, barbetta a punta, pantaloni mimetici: chissà quante volte a Marcello Trentini, alias Magorabin, avranno detto che più che uno chef stellato sembra un tipo uscito da un centro sociale. Presa dalla chiacchierata ho dimenticato di domandarglielo. Ma poi, dove sta scritto che aspetto deve avere uno chef stellato? E soprattutto, chissenefrega? Il suo peraltro è il tipico caso di apparenza che inganna: l’aspetto sarà poco convenzionale, ma attenzione…

Read More

Il 19 gennaio 1864 si inaugurava la Scuola Allievi Carabinieri di Torino, dove l’Arma era nata nel 1814 di Lucilla Cremoni “Io dico sempre che bisogna mettersi nei panni della persona che ha subito un reato, e non bisogna giudicare soltanto il lato economico. Il furto di qualcosa a cui si tiene ha un valore eccezionale, quindi bisogna darsi da fare anche per una bicicletta. Per questo ripeto ai miei ragazzi, “Sarete contenti quando la gente vi fermerà per strada, perché avrete capito che siete parte integrante della società e cercate di migliorarla per tutti, e questa è l’essenza del nostro…

Read More

Pietro Piffetti alla Fondazione Accorsi-Ometto di Lucilla Cremoni Strabiliante, semplicemente strabiliante. Che si tratti di un arcolaio o del monumentale paliotto di San Filippo, di un tavolino da gioco o di un tabernacolo, anche chi non ama le iperboli non può definire in altro modo l’arte di Pietro Piffetti. Intarsi rutilanti di ebano, palissandro, avorio, lapislazzulo, diaspro, tartaruga, madreperla, metalli, pietre dure, materiali autentici o imitati con la pittura, motivi originali e riproduzioni di incisioni e dipinti, scene villerecce, illustrazioni di mestieri e allegorie religiose, decorazioni geometriche e nature morte, carte da gioco e spartiti musicali.  Definire strabiliante solo l’impatto…

Read More

L’agricoltura sociale secondo Coldiretti di Lucilla Cremoni A marzo di quest’anno Coldiretti Torino ha organizzato alcuni world café per parlare di agricoltura sociale. Cosa sia il world café, in questo mondo così social lo sanno tutti: una riunione informale con spuntino (nello specifico, una bella merenda sinoira), evoluzione delle vecchie chiacchiere attorno alla macchinetta del caffè, un momento in cui si parla di argomenti definiti ma in modo libero e rilassato.   A parlare di agricoltura sociale invece si rischia, anzi si è quasi certi, di ottenere solo uno sguardo interrogativo oppure, se l’interlocutore vuole darsi un contegno e non fare la figura dell’ignorante,…

Read More

Chi sogna il Medioevo delle favole lo trova negli affreschi della Sala Baronale. E non mancano i fantasmi d’ordinanza… Testo e foto di Lucilla Cremoni Dall’esterno può sembrare uno dei tanti castelli su uno dei tanti bricchi piemontesi, e non si fa particolarmente notare per dimensioni o bellezza. Una costruzione abbastanza anonima sulla prima dorsale di colline che si affacciano sulla pianura saluzzese, una delle strutture fortificate che assieme a Revello, Verzuolo, Costigliole, Busca ed altri insediamenti minori tra pianura e montagna dovevano difendere il marchesato di Saluzzo e poi, esaurita la loro funzione, andarono in rovina o furono trasformate in dimore…

Read More

L’impianto di Sangano di Lucilla Cremoni Il sole obliquo di una tarda mattinata d’autunno esalta la piacevolezza del paesaggio placidamente ondulato nei dintorni di Sangano, dove andiamo a visitare l’impianto di acqua sorgiva della Smat (Società Metropolitana Acque Torino, nata nel 2001 dalla fusione dell’Azienda Acque Metropolitane di Torino e dell’Azienda Po Sangone). Da qui proviene molta dell’acqua che esce dai nostri rubinetti (eccellente sotto ogni punto di vista, checché ne dicano la pubblicità o le leggende metropolitane).  Entrando nel complesso di Sangano quello che ci sorprende non è tanto l’aspetto vagamente surreale di quei viali d’accesso di ghiaia uniforme e…

Read More