Autore: Nico Ivaldi

Salvo Dell’Arte tra musica, accademia e tentazioni agresti Intervista di Nico Ivaldi Chissà se John Keating – l’anticonformista professore dell’”Attimo fuggente” che invitava i suoi ragazzi a seguire la voce del cuore per scoprire la poesia della vita – sarebbe orgoglioso di lui? Certo l’avvocato Salvo Dell’Arte non vive nell’America bigotta e conservatrice degli anni ‘50 e poi, con quei capelli lunghi neri e sottili come un Nick Cave qualsiasi, non assomiglia neppure lontanamente all’insegnante portato sullo schermo dal compianto Robin Williams. Eppure c’è un filo invisibile che lega i due: la capacità di suscitare interesse e curiosità durante le…

Read More

Da decenni Mary Morgillo è pioniera e protagonista della pittura e dell’incisione Intervista di Nico Ivaldi Fa caldo, nell’atelier di Mary Morgillo, pittrice e incisore. È qui, in questa ampia veranda attrezzata da studio, con vista sui tetti di san Salvario, che l’artista continua a “sublimare la vita” con la sua arte. “Quando fa troppo caldo non riesco a lavorarci, questo è un posto infuocato, i colori seccano in fretta” si lamenta Mary, contemplando tele vergini appoggiate su lunghi tavoli di legno e lastre da incidere. “Sogno che un mecenate estimatore della mia arte mi ceda un’ala del suo castello,…

Read More

Davide Cardea, l’ultimo proiezionista di Torino Intervista di Nico Ivaldi L’ultimo proiezionista di Torino è un uomo così romantico che ha chiesto – e ottenuto – di essere intervistato nel cinema che l’ha tenuto a battesimo, oltre vent’anni fa. Prima della chiusura e della successiva riconversione nel Blah Blah (locale che conserva ancora l’antico portone della sala e le file di tavoli ordinati “a carlinga”) qui, in via Po 21, sorgeva il cinema King Kong, dove ebbe luogo la prima proiezione dei fratelli Lumière in città e dove Cesare Pavese andava a vedere i film in lingua originale, soprattutto inglese,…

Read More

La curiosità dell’autodidatta e l’organizzazione del pensiero fotografico Intervista di Nico Ivaldi Erano quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo e invece arrivò un altro amico armato di macchina fotografica che cambiò loro. La macchina era una Chinon, una delle tante reflex che cambiarono il modo di concepire la fotografia in quei primi anni Settanta invasi dalla nuova tecnologia nippo-tedesca. Per il giovane Renzo Carboni, origini sarde, alla ricerca di una forma di affermazione personale in campo artistico, fu una rivelazione. “Fin dalle elementari, spiega, avevo maturato un forte interesse per le immagini: dipinte, disegni. All’epoca conoscevo le…

Read More

Giulio Tedeschi, il paladino della musica indipendente che “porta a spasso” la poesia Intervista di Nico Ivaldi “Sono curioso di sapere che cosa ne farai adesso di tutto questo materiale.” Giulio Tedeschi, sessantacinque anni, uno dei protagonisti della scena underground italiana, “paladino” della musica indipendente (secondo la calzante definizione di una rivista) e frenetico organizzatore culturale, mette la parola fine a questa intervista. Come se fosse sorpreso di averci raccontato tante cose, proprio lui che quando ha scoperto dieci anni fa di essere una voce su Wikipedia, ha realizzato di aver vissuto non una ma cento vite. Tutte piene e…

Read More

Luigi Bavagnoli e l’Archeologia del Sottosuolo Intervista di Nico Ivaldi Con quella faccia un po’ così avrebbe potuto fare la controfigura di Keanu Reeves; invece pur dedicandosi a tutt’altro, qualcosa di cinematografico nel suo mestiere è rimasto. Luigi Bavagnoli, vercellese, quarantadue anni, è responsabile oltre che fondatore del Teses, un’associazione che si occupa dello studio delle cavità artificiali, quella disciplina che prende il nome di Archeologia del Sottosuolo. Attraverso conferenze, pubblicazioni, trasmissioni televisive e documentari, gli esploratori del Teses raccontano i loro sopralluoghi condotti tra cripte, acquedotti, cave e miniere, rifugi e bunker, pozzi e cisterne. “Ma la scoperta più…

Read More

Giacomo Ferrante, regista e documentarista delle periferie torinesi Intervista di Nico Ivaldi La fortuna alle volte ci vede benissimo. Chiedetelo a Giacomo Ferrante, cinquantadue anni, regista e documentarista delle periferie torinesi, che di recente ha vinto una videocamera “pescando” un’oca di plastica nella vasca del luna park. “È la prima volta che in vita mia vinco qualche cosa” sospira Ferrante, detto Jack. “E proprio una videocamera, poi…” L’hai usata subito? “No, ormai mi è passata la psicosi di quando avevo i calzoni corti”. Quale psicosi? “Di riprendere di tutto: i litigi in famiglia, le feste di compleanno, i giochi con…

Read More

Da Fiorucci a Frida Kahlo, la creatività infinita di Daniela Madeddu Intervista di Nico Ivaldi Fino a un po’ di tempo fa, la potevi trovare dietro il banco di un locale alternativo molto amato dal popolo della movida del quadrilatero torinese: Casa Mad, luogo di “accoglienza, nutrimento e scambio”, come le piaceva definirlo. Daniela Madeddu ti accoglieva con un caloroso abbraccio, nonostante non vi foste mai conosciuti, ti descriveva il menu, tutto rigorosamente cucinato da lei, e ti illuminava la serata con il suo sorriso da bambina. Seduto a uno dei minuscoli tavolini di quel piccolo locale, ti guardavi intorno…

Read More

Il mondo portatile di Chiara Trevisan Intervista di Nico Ivaldi Se ne arriva con la sua bici che traina un carretto pieno di libri. In testa ha un vezzoso cappello largo, indossa un abitino elegante ma volutamente démodé e una sciarpa avvolta intorno al collo. Si ferma in un angolo di una delle auliche piazze torinesi (o dove la porta l’ispirazione), smonta dalla bici e prepara il salottino: due sgabelli, un tappetino e pure una luce che fa tanto atmosfera. E quindi, aspetta. I passanti distratti che la osservano senza fermarsi sono autorizzati a pensare di lei qualsiasi cosa, pure…

Read More

L’Angelico Certame di Max Ponte, poeta contemporaneo intervista di Nico Ivaldi Eccolo qui, un poeta contemporaneo, un vero poeta contemporaneo. Un poeta ottimista, che organizza letture pubbliche, che declama ad alta voce, che mescola i linguaggi, che ti sorprende con le sue trovate funamboliche. Trentanove anni, alto, magrissimo, ascetico, capelli lunghi e barba da rockstar maledetta, Massimiliano Ponte (per tutti Max) nasce filosofo, con prima laurea a Torino e seconda a Parigi. Nella Ville Lumière è di casa: svolge attività di ricerca in ambito letterario e partecipa, come italianista, a conferenze nelle quali tiene bene in alto il vessillo della nostra cultura.…

Read More