Autore: Oscar Borgogno

Da protesta studentesca a lavoro per la comunità Oscar Borgogno Che cosa sono le Officine Corsare? Un locale, soltanto un circolo Arci o un centro culturale e politico? È difficile dirlo, perché la storia di questa realtà poco lontana dal futuristico Campus Einaudi, nel cuore dell’ex quartiere industriale della Vanchiglietta a Torino, è unica e probabilmente irripetibile. Ogni settimana centinaia di persone vi mettono piede per partecipare a incontri, laboratori teatrali e musicali, per ricevere consigli lavorativi e fiscali, ascoltare un concerto o ballare in serate spettacolo che, inventate alle Officine, sono ormai un cult in tutta Italia (Sweet Life…

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Lo Zafferano di Caraglio e Valle Grana di Oscar Borgogno Se il piccolo paese di Caraglio, ai piedi della valle Grana, è ormai celebre tra gli amanti del buon cibo, questo lo si deve soprattutto all’Aj d’Caraj, una varietà delicata e raffinata di aglio che da anni riscuote grande successo sul mercato alimentare. A quanto pare, però, questo prodotto potrebbe non essere l’unico a poter beneficiare del peculiare microclima di questi luoghi, caratterizzati da temperature fresche ed una forte escursione termica. Nel 2005, Mauro Rosso, impiegato caragliese di 52 anni, ebbe l’intuizione di tentare la coltivazione dello zafferano sulle colline…

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Argalà, la via cuneese all’aperitivo dei marsigliesi di Oscar Borgogno Non era scontato che, proprio durante la peggiore depressione economica dal dopoguerra, uno dei pochi settori economici a fiorire rigoglioso fosse quello delle produzioni alimentari artigianali. La Provincia Granda, in tutto questo, si è guadagnata sul campo il titolo di apripista. Mentre l’industria arranca, da oltre vent’anni si assiste al moltiplicarsi di iniziative locali ed economiche gravitanti intorno alla cultura del buon cibo. Dallo straordinario successo di Teo Musso con la sua birra Baladin al boom dei vini di qualità passando per i numerosi presidi Slow Food, in tanti sono…

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Storia e ospiti del Collegio Einaudi di Oscar Borgogno Chiamarlo Collegio potrebbe forse apparire riduttivo. Quello dedicato al matematico Renato Einaudi non è soltanto “l’ente collegiale privato laico più grande d’Italia”. Piuttosto potremmo definirlo come un’inesauribile fonte che da oltre settant’anni porta a Torino centinaia di giovani cervelli affamati di conoscenza.    Fondata nel 1934, con la prima storica sede di via Galliari, quella che era la “Casa dello studente” o “del goliardo”, pareva già destinata a concludere la propria attività con la fine della seconda guerra mondiale. Troppo gravi i danni materiali e d’immagine causati dal conflitto per poter sperare…

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I volontari laici della LVIA di Oscar Borgogno Quando si discute di cooperazione internazionale, aiuti economici ai Paesi più poveri e sostegno nello sviluppo delle aree più disagiate del pianeta, spesso si è portati a pensare ai grandi organismi internazionali e alle politiche estere dei governi o alle lodevoli attività dei missionari. Insomma, accade sovente che queste tematiche nell’immaginario collettivo siano relegate in secondo piano, ad un livello distante e distaccato dal nostro ambito di vita quotidiana.  Forse è questo uno dei motivi per cui molti (anche in Piemonte) si stupiscono a scoprire che una tra le più consolidate e…

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Piemonte laboratorio di peer education di Oscar Borgogno Il Treno della Memoria è un progetto ormai molto conosciuto in Piemonte, soprattutto dagli oltre 9.000 studenti dei licei e istituti superiori regionali che negli ultimi nove anni vi hanno partecipato in prima persona. Solo in pochi però conoscono l’interessante e originale percorso seguito dall’associazione torinese Terra del Fuoco, ideatrice del progetto, che lo ha portato ad essere una delle principali attività nazionali in tema di ricordo della Shoah alle nuove generazioni.  Era la primavera del 2004 quando si tenne a Cracovia la manifestazione “Piemonte Fabbrica di Cultura”, una settimana di contaminazione…

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Teatro e musica viaggiano in carovana di Oscar Borgogno Capita a volte che nei momenti di crisi economica e sociale riescano ad emergere e prender forma le idee più originali e controcorrente. È il caso della carovana Balacaval. Un gruppo di artisti che si ritrova nel 2010 e decide d’intraprendere una tournée nel basso Piemonte a bordo di quattro carri trainati da cavalli. Un viaggio a bassa velocità lungo strade secondarie, immersi nelle campagne torinesi e cuneesi, lontani da pompe di benzina e code estive sulle autostrade. Ma andiamo con ordine. “L’idea parte da lontano, spiega Manuela Almonte, una delle ideatrici del…

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Trionfo, declino e rinascita del formaggio migliore del mondo   di Oscar Borgogno foto di Lucilla Cremoni Quando domandarono al celebre gastronomo Luigi Veronelli quale fosse il miglior formaggio del mondo, il maestro rispose convinto: “Il Castelmagno”. Del resto sono molti i palati che hanno subito il fascino di questa prelibatezza della valle Grana, nelle Alpi Marittime cuneesi. A cominciare da quello di Carlo Magno, che ad ogni discesa nella penisola italica si narra pretendesse alla sua tavola il celebre formaggio (a cui forse diede il nome). Non da meno erano i marchesi di Saluzzo: come si desume da una sentenza…

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Il Filatoio Rosso di Caraglio  di Oscar Borgogno Bisognerebbe ricordare alla gente cos’è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla” consigliava il siciliano Peppino Impastato negli anni Settanta di fronte agli scempi della vorace espansione edilizia che in quel periodo iniziava a diffondersi in Italia. Un’ubriacatura che non si esaurirà col passare del tempo, tanto che ancora oggi (e grazie al cielo) sono sempre più numerose le voci che si levano contro questa frenetica ansia cementificatrice: basti pensare ai numerosi presidi del comitato “Salviamo il paesaggio” che si sono costituiti di recente in molte città italiane. La provincia Granda non fa…

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Una rinascita tra architettura e Resistenza di Oscar Borgogno Il giorno 20 la banda Italia Libera abbandona Madonna del Colletto e raggiunge Paralup, nella bassa Valle Stura. La nuova base, sette povere baite a quota 1361, appare sicura. Ma sono i problemi logistici che adesso non trovano una soluzione pratica. La zona è poverissima, nel Vallone di Rittana il proprietario di due vacche è già un contadino ricco”.   Era il 20 febbraio del 1943 e queste sono le parole scelte dallo scrittore partigiano Nuto Revelli per definire il vecchio borgo, tra le Valli Stura e Grana con vista sulla pianura…

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