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Attacchiamo bottone! – di Michela Damasco

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La Sartoria Creativa di Torino

di Michela Damasco

Cucire idee declinando la scrittura in tutte le sue forme. Se lo propone la Sartoria Creativa, inaugurata a marzo 2012 in via Santa Maria a Torino, non a caso in un’ex sartoria. Dietro ago e filo, anche se usati con le parole, c’è la volontà – si legge sul sito della Sartoria – di attaccare bottone con: il pubblico, proponendo letture, dj set, mostre fotografiche e cineforum; gli utenti, attraverso laboratori e corsi; gli artisti, ascoltando proposte per nuove performance e attività.
sartoria-creativa-1  Scritta così sembra quasi facile, ma, in realtà, il progetto è figlio di una lunga lavorazione. La genesi risale a quattro anni fa, con l’idea di portare nelle scuole superiori di Torino scrittura creativa e lettura, in una serie di incontri-laboratorio. Lo spiega bene Vito Ferro, educatore e scrittore, presente fin dalle prime battute e presidente dell’Associazione Ombre, attiva dal 2003: “Alcuni di noi collaboravano con l’Osservatorio letterario giovanile del Comune, chiuso proprio nel 2003, che già organizzava laboratori con le scuole incentrati sulla scrittura”.
Poi i laboratori di quattro anni fa, finanziati dal Comune, sono piaciuti, e l’idea della Sartoria si è fatta strada: “La risposta di studenti e professori è stata entusiasta, e ciò ha convinto i dirigenti del Comune ad aprire un piccolo ma accogliente spazio dove i più giovani, ma non solo, potessero ritrovarsi liberamente per giocare con la scrittura, scambiarsi stimoli e conoscenze, mettersi all’opera nell’ideazione di progetti culturali. Col tempo la Sartoria, che a breve dovrebbe entrare ufficialmente nel gruppo dei Centri per il protagonismo giovanile in città e da luglio ha un’apertura costante, quotidiana, sta guardando anche ad altri ambiti, in un impegno multidisciplinare che crediamo possa arricchire chi voglia frequentare lo spazio”.
L’Associazione Ombre, infatti, è solo uno dei “sarti”, che ha cercato di riunire e coordina soggetti diversi: non solo musicisti, dj, fotografi, scrittori che integrano elementi verbali, visivi e performativi, ma anche una compagnia teatrale, uno studio che produce arte e supporta quanti si occupano di progettazione, realizzazione e diffusione di eventi d’arte, una casa editrice indipendente e una biblioteca di fumetti.
La multidisciplinarietà vuole essere un tratto distintivo della Sartoria, che, aggiunge Vito Ferro, propone “corsi e laboratori: scrittura, poesia performativa, teatro, sceneggiatura, fumetto, arte. Per i ragazzi delle superiori l’accesso alle attività è libero e gratuito. Da quando abbiamo aperto lo spazio, inoltre, organizziamo una serie di attività per farci conoscere, come concerti, incontri con artisti, reading”.
Ci sono poi due originali iniziative: “La Biblioteca degli Inediti” e “Sulla strada per Las Vegas”. Il primo progetto, frutto della mente di Andrea Roccioletti del P-Ars Andrea Roccioletti Studio, raccoglie testi di autori mai pubblicati e li cataloga per il prestito gratuito. Il secondo, svolto in collaborazione con Las Vegas edizioni, casa editrice indipendente nata a Torino nel 2007, può essere definito un talent show letterario.
La Biblioteca degli Inediti, precisa il presidente dell’Associazione Ombre, si basa sull’idea di ribaltare il concetto stesso di biblioteca. Proponiamo autori inediti che una volta al mese oppure ogni due mesi presentiamo al pubblico. Non è facile, ma ci sembra che questo momento, con gli e-book e tanta scrittura su internet, possa essere maturo per un’iniziativa del genere”. Finora, la particolare biblioteca conta una decina di libri e sono state organizzate quattro presentazioni: “Una delle autrici di un libro mai pubblicato, protagonista della prima presentazione, Alice Corsi, è tra i finalisti del Premio letterario Rai La Giara”. La volontà di smorzare un po’ le logiche che stanno dietro al mondo editoriale, in un’epoca di editoria a pagamento e ipercostosi festival degli inediti, è poi alla base del talent show letterario: “Gli autori ci hanno prima inviato il loro manoscritto, poi, nel corso di una serata-spettacolo, l’hanno presentato a membri dello staff di Las Vegas edizioni”, scegliendo liberamente in che modo nei 5 minuti a disposizione – raccontando la trama, leggendo un frammento oppure recitandolo. “I manoscritti raccolti e presentanti verranno ora valutati dalla casa editrice, e nella primavera-estate dell’anno prossimo organizzeremo la fase finale”. Premio in palio, manco a dirlo, la pubblicazione. “La modalità dello show non è immediata per tutti, anche perché molti autori sono pudichi in questo senso e non a proprio agio nel presentare a voce ciò che hanno scritto. Per noi, però, rappresenta un modo per far incontrare davvero scrittori e mondo dell’editoria e per aiutarli a chiarirsi. Las Vegas riceve almeno cinque o sei manoscritti al giorno, anche da fuori Torino, quindi, per forza di cose, la selezione non è facile”. I “sarti” stanno anche lavorando per portare il progetto nelle librerie, per essere più itineranti e farlo conoscere, con l’idea di aggiungere anche il parere del libraio, su libri e generi che vanno per la maggiore.
Finora, il riscontro ottenuto dalla Sartoria può definirsi positivo: “Abbiamo inaugurato a marzo e fatto partire ufficialmente le attività a fine aprile, quindi è forse ancora un po’ troppo presto per tirare le somme”, dice ancora Vito Ferro, cercando scaramanticamente di tenere un profilo basso. “Però la quantità di persone, di interessati, associazioni, compagnie, artisti, soggetti vari del mondo culturale cittadino e non finora incontrata ci fa ben sperare per il futuro. Il progetto piace e, grazie alla variegata offerta di proposte, crediamo possa intercettare sempre più l’interesse di chi voglia mettersi in gioco con la scrittura e l’espressività artistica”. Parlando in numeri, la Sartoria conta circa 50 tesserati (“si tratta di un tesseramento gratuito, simbolico, anche per capire quanti siamo”) e deve fare i conti con risorse che, a dire il vero, non sono mai state ingenti. Tanto che, come spesso accade in questi casi, chi ci lavora si mantiene con un altro impiego. 
In più, dopo la partecipazione al calendario estivo degli eventi di Torino Giovani, da settembre la Sartoria riparte con una serie di incontri nelle scuole superiori, che hanno pochissimi fondi da investire in attività che esulino dal programma scolastico: “Noi gratuitamente cerchiamo di fare da spalla agli insegnanti che, con passione e sacrificio, intendano offrire ai propri studenti stimoli in più”. E se, quattro anni fa, i laboratori erano finanziati dal Comune, ora non sarà più così: “Faremo a turno tra tuttie stiamo pensando a forme di autofinanziamento che comprendano una quota minima di partecipazione degli adulti a laboratori e corsi per poter sostenere sia le attività diurne in Sartoria, sia gli incontri nelle scuole”. Anche perché i sarti credono in un’ideale staffetta di ago e filo, coinvolgendo i ragazzi più giovani, incentivando l’ideazione e la realizzazione autonoma di progetti a valenza culturale, “in modo che un giorno possano affiancarsi a noi e sostituirci nella gestione dei tanti progetti messi in piedi”.
Il sito della Sartoria Creativa: http://sartoriacreativa.org

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