PERCORSI INTERROTTI
Eleonora Levi e Giorgio Tedeschi
27 novembre – 27 dicembre 2017
Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria
La mostra, che ha il patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte, del Comitato regionale per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Comunità Ebraica di Torino, si propone di far conoscere, attraverso circa 150 opere, l’attività artistica di Eleonora Levi e di suo figlio Giorgio Tedeschi, brutalmente interrotta dalla deportazione ad Auschwitz dove furono uccisi, la prima all’arrivo nell’aprile 1944, il secondo durante l’evacuazione del gennaio 1945.
I dipinti di Eleonora Levi si presentano al pubblico per la prima volta. Una piccola parte dei disegni di Giorgio Tedeschi era stata esposta all’Unione Culturale di Torino nel 1979 per volontà della moglie Giuliana Fiorentino Tedeschi, arrestata insieme al marito e alla suocera e sopravvissuta alla deportazione, autrice di testi fondamentali sulla sua esperienza del lager (come Questo povero corpo, uscito nel 1946). A lei si deve l’attenta e amorosa conservazione dei dipinti e dei disegni dei due artisti.
Eleonora Levi fu allieva prediletta del pittore Carlo Follini, tra i più importanti esponenti della pittura di paesaggio piemontese del secondo Ottocento.
Giorgio Tedeschi si laureò alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino nel 1936 e lavorò a Milano come progettista nello studio di Giò Ponti. Coltivò fin da bambino una straordinaria passione per il disegno.
Biblioteca Nazionale Universitaria – Piazza Carlo Alberto 3, Torino