Adotta un ciabòt
Strategie vincenti per promuovere il paesaggio piemontese
di Juan D’Auria
Obiettivo: valorizzare il patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico che la regione Piemonte può, a pieno diritto, rivendicare eche vanta diverse eccellenze riconosciute dall’Unesco: dalle Residenze reali sabaude e dai sette Sacri Monti piemontesi ai paesaggi vitivinicoli delle Langhe, del Roero e del Monferrato.
È proprio in questo clima generale di sensibilizzazione, miglioramento e valorizzazione della qualità dell’abitare e scoprire il territorio che nasce il premio internazionale “Camera con vista – ricettività immaginifica nel paesaggio piemontese”, nel 2017 alla sua prima edizione. Si tratta di un’iniziativa, ideata e promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, in collaborazione con la Fondazione per l’Architettura di Torino, la cui ambizione è quella di raccogliere e
Ad aggiudicarsi il primo posto di questo premio è stato il progetto di due torinesi, l’architetto Alessandro Marchis e l’economista Bianca Bottiglione, dal titolo “Adotta un ciabòt”. La proposta vincitrice, a cui è stato corrisposto un premio in denaro pari a 2000 euro, consiste nella volontà di riqualificare a scopo turistico i cosiddetti ciabòt, un termine dialettale utilizzato per indicare i numerosissimi piccoli fabbricati posti tatticamente in corrispondenza delle vigne.
Iciabòtnon servivano soltanto come ripostiglio per gli attrezzi o come presidio e riparo per i contadini, soprattutto durante le stagioni più impegnative della vendemmia. Diventavano funzionali anche alla raccolta dell’acqua piovana che, convogliata grazie a sistemi di grondaie e tubi pluviali all’interno dei pozzi, veniva utilizzata sia per l’irrigazione delle viti
Il progetto “Adotta un ciabòt” intende quindi ristrutturare e riconvertire questi fabbricati a fini ricettivi, trasformandoli in punti attorno ai quali delineare originali itinerari di visita, proponendo così un modo nuovo di fare turismo nei paesaggi vitivinicoli piemontesi. Oltre a proporre la possibilità di pernottamento in queste tipiche strutture a stretto contatto con la natura, il progetto offre un pacchetto completo:da degustazioni pensate ad hoc a seconda della stagionalità e dei prodotti del territorio, alla creazione di un itinerario tra i vari ciabòt e dipercorsi tematici tra gli stessi attraverso escursioni, ciaspolate tra le vigne o grazie a un servizio di bike sharing utilissimo per perdersi tra colline e tipici borghi. Non solo, però, perché oltre a investire in un rapporto diretto con l’ambiente, si vogliono offrire anche attività creative e di intrattenimento di alto valore culturale, attraverso iniziative artistiche legate al territorio, come residenze d’artista a tema, workshop di fotografia o di pittura in loco, senza contare la possibilità di contribuire alla riqualificazione dei ciabòt stessi, di fatto potenziali opere d’arte.
“Il progetto evidenzia il valore culturale, ma anche turistico, del paesaggio, tema su cui siamo fortemente impegnati”,ha dichiarato Antonella Parigi,assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte,“e si è aggiudicato il primo premio proprio per la “capacità di valorizzare anche le relazioni sociali, recuperando attraverso un’azione di rete il rapporto con il paesaggio, e di creare un percorso nel Piemonte”.
Questo articolo ha ricevuto il terzo premio alla XI edizione del Premio Piemonte Mese, Sezione Economia, Turismo e Ambiente