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A complemento del Genio. La stagione 2019-20 dell’Orchestra Polledro

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A complemento del genio
La stagione 2019-20 dell’Orchestra Polledro
Mercoledì 20 novembre al Castello di Moncalieri un concerto dedicato ai 170 anni del Proclama di Moncalieri

Non poteva che suscitare curiosità l’originale – e provocatoria – ottava stagione dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro, dal titolo A complemento del genio presentata nel mese di ottobre all’Oratorio di San Filippo a Torino per celebrare Ludwig van Beethoven senza neppure suonarne una nota.

Il direttore Federico Bisio

Chi ha scelto di “celebrare Beethoven attraverso modelli, colleghi, discepoli e posteri” (citando il sottotitolo emblematico della Stagione) è Federico Bisio, di origini chieresi, direttore stabile e artistico dell’orchestra dal 2012. “Il 2020, spiega Bisio, sarà caratterizzato da una particolare ricorrenza in ambito musicale: i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven. Il genio di Bonn nacque infatti nel 1770 e, nell’arco della sua esistenza, visse un periodo di grossi cambiamenti politici in Europa, segnato da lunghe e sanguinose guerre che sancirono la fine di un mondo e l’inizio di una nuova epoca. Ciò nonostante, il suo temperamento e le sue superiori doti musicali ebbero modo di svilupparsi e di raggiungere vette artistiche somme, a dispetto della grave menomazione fisica impostagli da una rapida quanto precoce sordità. Nel corso di questa ricorrenza saranno numerose in Italia e in tutto il mondo le esecuzioni delle sue composizioni, dalle più celebri alle più sconosciute. Ma, al di là della sua eredità musicale, quali elementi hanno contribuito a “creare” Beethoven e quanto il suo lavoro ha influenzato la musica sua contemporanea e successiva? Proprio sulla base di queste considerazioni abbiamo deciso di improntare la nostra ottava stagione alla ricerca e alla presentazione di come la musica del compositore dell’Inno alla Gioia si collochi all’interno di un humus assai fertile, che la stabilizzazione e selezione successiva del repertorio spesso impedisce di cogliere”.
La stagione, iniziata il 2 ottobre e che proseguirà fino al 19 maggio 2020, comprende cinque concerti e propone composizioni di autori notissimi come Haydn, C.P.E. Bach, Mozart, Mendelssohn, Cherubini, Dvorak, e di altri eseguiti meno frequentemente quali Martinu, Spohr, Enescu, Chevalier de Saint Georges, Stamitz, Wranitzky, Hummel, Ries e Giovanni Battista Polledro, al quale è intitolata l’orchestra.
La scelta più importante – e, permettetemi, coraggiosa – prosegue Bisio, è risultata quella di non eseguire alcunché di Beethoven. Nel corso dei concerti previsti avremo modo di avvicinare i suoi modelli, maestri, colleghi, discepoli e quanti, nei due secoli successivi, si ispireranno a lui. Naturalmente questa nostra operazione non ha pretesa di completezza. Tuttavia speriamo che risulti di stimolo alla curiosità del pubblico affinché possa riscoprire, anche attraverso l’unicità esperienziale delle esecuzioni dal vivo, la forza di un mondo musicale poco frequentato”.
Nel secondo concerto di stagione, che si terrà mercoledì 20 Novembre alle 20,30 (ingresso libero sino ad esaurimento posti), l’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro celebra con un fastoso repertorio il 170° anniversario del Proclama di Moncalieri. Grazie alla collaborazione e con il patrocinio dell’Assessorato Cultura del Comune di Moncalieri, l’evento si svolgerà eccezionalmente al Castello Reale, iscritto dal 1997nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Nella Sala della Regina l’orchestra proporrà un raffinato repertorio interamente dedicato alla musica per ensemble di fiati, eseguendo il Dixtuor per fiati Op. 14 di George Enescu (1881-1955) e la Serenata per fiati Op. 44 di Antonin Dvorak (1841-1904). In quest’occasione l’organico sarà arricchito dalla presenza, come primo oboe ospite, di Carlo Romano, già primo oboe solista dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai. Il concerto sarà preceduto da un conferenza pomeridiana (ore 17,30) sul Proclama stesso, a cura del Centro Studi Piemontesi, tenuta da Gian Savino Pene Vidari e presso la Biblioteca Civica Arduino.
L’assessore alla Cultura del Comune di Moncalieri Laura Pompeo, sottolinea il significato celebrativo di questa speciale ricorrenza: “Il concerto al Castello Reale si terrà nella data precisa del 170° anniversario del Proclama di Moncalieri, firmato proprio qui da Vittorio Emanuele II il 20 novembre 1849. Si tratta di una pagina di storia cui si guarda ancora oggi come un punto di svolta. Disponendo lo scioglimento della Camera dei Deputati e la convocazione di nuove elezioni, Vittorio Emanuele II aprì la strada alla successiva ratifica del trattato di pace con l’Austria e favorì l’imporsi di uno Stato nuovo, con un gruppo dirigente capace e una politica liberale solida. Va rilevato l’intento di Vittorio Emanuele di salvare un ancora fragile sistema costituzionale. La stagione che ne seguì portò in un decennio il re e il gruppo dirigente del piccolo Regno di Sardegna alla ribalta della storia nazionale, con l’unificazione dell’Italia nel 1861”.
La stagione proseguirà in primavera. Il 10 marzo 2020, al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, si approfondirà il mondo musicale nel quale Beethoven si formò. Si comincerà con una breve sinfonia di Joseph Boulogne Chevalier de Saint Georges, il primo compositore mulatto di Francia; nella prima parte della serata Francesca Gelfi eseguirà il concerto per corno di bassetto di Carl Stamitz (esponente di spicco della cosiddetta scuola di Mannheim), Nella seconda, il celebre concerto per oboe di Franz Joseph Haydn vedrà di nuovo la partecipazione straordinaria di Carlo Romano; la conclusione sarà affidata alla Sinfonia numero 30 di Mozart, piccolo gioiello di rara esecuzione.
Martedì 7 Aprile, sempre nel tempio della musica di piazza Bodoni a Torino, una compagine di soli archi eseguirà una sinfonia giovanile di Felix Mendelssohn-Bartholdy; a seguire, il Concertino per Trio e orchestra d’archi di Bohuslav Martinů (il compositore ceco ebbe sicuramente come modello l’organico previsto da Beethoven per il suo Triplo Concerto) eseguito dal poderoso Trio Debussy. La serata si concluderà con una sinfonia cosiddetta “caratteristica”: nella versione per soli archi, la composizione che Paul Wranitzky (primo violino dell’orchestra imperiale nonché direttore delle prime esecuzioni di alcune sinfonie beethoveniane) dedicò alla pace tra l’Austria e la Francia.
La stagione si concluderà ancora una volta nel Conservatorio torinese martedì 19 maggio con un concerto particolarmente importante per questa orchestra: la prima esecuzione moderna di una sinfonia di Giovanni Battista Polledro. La prima parte della serata proseguirà con il concerto per violino e pianoforte di Johann Nepomuk Hummel con il pianista Antonio Valentino e il violinista Piergiorgio Rosso (violino) che ci accompagneranno alla scoperta di questo importante compositore, virtuoso della tastiera e divulgatore beethoveniano. Infine, tra tutti i compositori che operarono nella cerchia beethoveniana, non poteva mancare Ferdinand Ries: allievo, amico, confidente, fu uno dei più intimi frequentatori di Beethoven. L’orchestra diretta da Federico Bisio eseguirà la sua Quinta sinfonia. “Quinta non a caso”, specifica il direttore. Infatti nel suo primo movimento echeggia (pur con le dovute modifiche) il rintocco ritmico della più celebre Quinta del suo maestro; un comune battito per un destino unico e irripetibile”.
La Stagione dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro ha il Patrocinio di Città di Torino, Città di Moncalieri e Regione Piemonte.
Biglietti: intero 20 euro; ridotto (minori di 24, maggiori di 65 anni) 15 euro; convenzioni e tessera Fitel (da esibire alla cassa) 10 euro; studenti con tesserino 5 euro. Prevendita presso Libreria Feltrinelli Piazza CLN 237 Torino – Circuito PiemonteTicket da 2 settimane prima dell’evento. Vendita diretta alla biglietteria dalle ore 20.15 del giorno del concerto. 

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