ROSA CONCHIGLIA
Anaïs Nin e i giorni del porno
di Magdalena Barile, con Anna Amadori
5–7 febbraio ore 21
Torino, Teatro Baretti
New York 1940, la scrittrice Anais Nin è appena scappata da Parigi e dalla guerra e la sua fama anticonformista la
Rosa Conchiglia racconta la storia di una vocazione ostacolata dalla storia e di un’esistenza votata ai sensi. Scrivendo storie erotiche, l’autrice scoprì se stessa, e affinò lo stile dei suoi celebri Diari, per cui negli anni ’60 venne conosciuta e celebrata dal movimento femminista, diventandone un’icona.
“Dal cantico dei cantici a Henry Miller la scrittura erotica nell’immaginario è sempre stata appannaggio maschile” dice Magdalena Barile, che ha scritto il testo. “Oggi invece sono molte le scrittrici che si sono riprese il corpo e anche le parole per raccontarlo. Anaïs Nin è stata una pioniera del sesso in letteratura. Il Delta di Venere e gli altri racconti erotici le hanno dato un’aura leggendaria di trasgressione. Ma dietro il mito della scrittrice erotica c’è l’artista squattrinata, sensibilissima e chiaroveggente che credeva fermamente che il suo ruolo di poeta nella società fosse quello di esaltare la realtà quotidiana e donarle un’incandescenza focosa che finalmente potesse rivelarne il significato. La lingua di Anaïs Nin pulsa, è viva, ama e soffre insieme a noi.”
Rosa Conchiglia è un omaggio a una scrittrice di fama, un’incursione nella biografia di una poetessa ma anche una riflessione sul processo artistico e la sua precarietà. Oggi, in un’epoca in cui per gli artisti è sempre più difficile avere spazio e sostegno nella ricerca, l’esempio di Anaïs Nin ci ricorda che oltre l’ispirazione, la tenacia e una illimitata fiducia nel potere taumaturgico dell’arte possono creare mondi dove è ancora possibile sognare.
Biglietti: intero 12 euro, ridotto 10 euro