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Cinemaddosso. Il Museo del Cinema rende omaggio ad Annamode, sartoria protagonista dagli anni Cinquanta

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CINEMADDOSSO
da Cinecittà a Hollywood i costumi di Annamode
a cura di Elisabetta Bruscolini
14 febbraio
15 giugno
Torino, Museo Nazionale del Cinema

Cinema e arte si fondono nella mostra che celebra la straordinaria storia della Sartoria Annamode, eccellenza del Made in Italy dagli anni Cinquanta a oggi nella realizzazione di abiti per grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali.
100 costumi per 40 film, un percorso espositivo dove ogni abito è esposto come un’opera d’arte e raccontato grazie a diversi contributi video: un allestimento sorprendente curato da Maria Teresa Pizzetti.
Un percorso fortemente immersivo e interattivo all’interno del 
Museo Nazionale del Cinema di Torino, che descrive ed evoca 70 anni, dalla “Dolce Vita” ai giorni nostri, di un’avvincente storia imprenditoriale al femminile, quella delle sorelle Allegri, Anna e Teresa, che con i loro costumi e le loro invenzioni hanno reso celebre in tutto il mondo la Sartoria Annamode.
Questa mostra è il primo grande evento organizzato dal Museo Nazionale del Cinema nell’ambito delle celebrazioni di “Torino Città del Cinema 2020”. Si tratta di una selezione di meravigliosi costumi di una delle più importanti sartorie del mondo esposta nella spettacolare cornice della Mole Antonelliana. Dai costumi settecenteschi del film Marie Antoinette di Sofia Coppola agli abiti della serie The Witcher, la mostra miscela cinema e moda, arte e artigianato, film ed effetti digitali in un allestimento scenograficamente innovativo” dice Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinemai Sofia Coppola (2006) e oltre, alla scoperta di un mondo di tessuti, colori, guarnizioni e accessori.
In un visionario percorso espositivo concepito per stupire e divertire sono messe in scena le “opere” più rappresentative di una grande sartoria italiana, fondata da due donne coraggiose, che da settant’anni a fianco dei costumisti contribuisce a creare la magia del cinema, trasformando gli attori in personaggi. I meravigliosi costumi di scena esposti e i loro dettagli raccontano il talento, la creatività e la sapienza artigianale di un atelier che si è trasformato in impresa mantenendo inalterate la passione e la cura che hanno reso il Made in Italy famoso nel mondo” (Elisabetta Bruscolini, curatore della mostra)
In mostra i costumi indossati nei più grandi film: da 
Casta Diva di Carmine Gallone (1954) a Guerra e Pace di King Vidor (1956) Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica (1964), dal Mestiere delle armi di Ermanno Olmi (2001) a King Arthur di Guy Ritchie (2017), fino a Marie Antoinette di Sofia Coppola.
Parte integrante del racconto le immagini multimediali che consentiranno al pubblico di immergersi nel mondo magico del cinema, in un laboratorio virtuale ricco di tessuti e colori, guar­nizioni e accessori e vivere il mondo affascinante dove l’arte, l’artigianato, il cinema si fondono per trasformare gli attori in personaggi.
Ad aprire e chiudere la mostra un omaggio a Federico Fellini e a Piero Tosi, alla loro straordinaria moder­nità e inventiva. In questa sezione saranno esposti gli abiti di plastica della sfilata dell’episodio di Toby Dammit dal film Tre Passi nel Delirio (1968), la cui realizzazione è stata assolutamente inno­vativa per l’epoca e che non sono quasi mai stati esposti per la loro delicatezza e la estrema rarità.
In occasione dell’esposizione un progetto speciale dedicato al Museo Nazionale del Cinema e alla città di Torino: la vestizione della Mole Antonelliana, un abito che raccoglie tutte le lavorazioni più preziose cui la sartoria romana ha dato vita nella sua lunga storia.
Info: www.museocinema.it, www.fondazioneannamode.it, www.annamodecostumes.com

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