STREET ART IN BLU³
II edizione
2 giugno – 26 settembre
Torino, Teatro Colosseo
In attesa di poter annunciare la prossima stagione di spettacoli e concerti, grazie alla passione di Claudia e Andrea Spoto e alla collaborazione con il collettivo di collezionisti Xora, dal 2 giugno gli spazi del Teatro Colosseo torneranno a ospitare, come nel 2019, una grande mostra dedicata alla street art.
STREET ART IN BLU³ è una grande esposizione dedicata alla più contemporanea, trasversale e contaminata fra le arti che fino al 26 settembre vivrà negli spazi del teatro torinese – dal foyer, agli spazi interni fino alla sala vera e propria – trasformandoli ancora una volta in in luogo trasversale di cultura.
Saranno quasi 150 le opere di 36 artisti esposte negli spazi eterodossi del teatro, che accoglie l’arte nei corridoi, sul palcoscenico, nel foyer in un vero e proprio allestimento fra luci e musica, in un percorso di assonanze e rimandi fra esterno e interno, luci e ombre, passato e presente. Originali, print, serigrafie, copertine di LP che hanno fatto la storia della musica e dell’arte, insegne stradali e persino una banconota: opere diverse e diversi materiali per raccontare un mondo fatto di rimandi, influenze, percorsi di senso.
Naturalmente protagonista della mostra, grazie alle quaranta opere esposte, è Banksy. L’artista di Bristol che ha fatto del suo segno uno dei maggiori esempi di “arte politica” del contemporaneo, è presente al Teatro Colosseo con i suoi epigrammi sovversivi e le sue incursioni audaci, sempre pronto a sollecitare un moto della coscienza o nuovo movimento rivoluzionario. Ritorna in teatro Girl with Balloon, l’iconica serigrafia che raffigura una ragazza con la mano tesa verso un palloncino rosso a forma di cuore portato via dal vento. Nel 2018 una copia dell’opera è stata distrutta prima della fine della battitura dell’asta Sotheby’s di cui era protagonista, tramite un dispositivo meccanico che Banksy aveva nascosto nel telaio. Banksy ha confermato di essere il responsabile della distruzione e ha dato alla nuova opera il nome Love is in the Bin, la “prima opera creata durante un’asta dal vivo”. Di-Faced Tenner, la prima opera d’arte di Banksy ad entrare nella collezione privata del British Museum, è una falsa banconota da £10 raffigurante Lady Diana e con sopra l’iscrizione “Banksy of England” e il motto: “I promise to pay the bearer on demand the ultimate price”. Sostituendo il ritratto della Regina Elisabetta II con quello della defunta Principessa Diana, Banksy mette in atto una sottile provocazione e affronta il delicato e attualissimo tema dell’allontanamento di Diana dalla famiglia reale e della sua critica all’istituzione britannica. Banksy si allaccia anche alla famosa serie di dipinti Campbell’s Soup Can di Andy Warhol con Techno Soup Can, ma si trasforma offre in una critica pungente al gigante dei supermercati che ha conquistato il mercato contemporaneo.
Fra i molti nomi importanti della mostra anche 3D, ovvero Robert Del Naja, produttore, musicista, cantante e rapper, fondatore dei Massive Attack. Su di lui, e sul fatto che possa essere a tutti gli effetti il vero Banksy, si rincorrono le voci: a Street Art in Blu3 diciassette opere fra cui Teardrop, l’opera che prende il nome dall’omonimo singolo dei Massive Attack, si tratta della canzone più famosa del gruppo, così come Karmacoma, copertina del singolo omonimo dei Massive Attack. Le ricerche del giornalista Craig Williams hanno messo in evidenza che diversi murales di Banksy erano apparsi nelle stesse città in cui, poco prima o poco dopo, la band musicale di Bristol era in tournè o in studio di registrazione. Cinque giorni dopo i concerti a San Francisco il 25 e il 27 aprile 2010, sei murales apparvero in città, e lo stesso sarebbe accaduto dopo le esibizioni della band a Toronto, a Boston e in altre tappe dei loro successivi tour.
A fare da immagine guida della mostra l’opera di una delle curatrici, Serena Maisto artista svizzera, poliedrica e dalle diverse influenze, prima fra le quali quella di Jackson Pollock, la leggenda dell’Espressionismo Astratto. Grazie alla sua forte ispirazione ed alla sua abilità di utilizzo dei più svariati materiali e di molteplici tecniche artistiche il suo lavoro stupisce ad ogni nuovo progetto, ora con un accurato lavoro sulle fotografie, ora con una grande abilità di pittura su tela o su altri materiali. Per celebrare la mostra e il progetto di curatela Maisto ha realizzato Smile, protagonista anche della comunicazione di Street Art in Blu3. Da una parte la volontà di positività e dall’altra il desiderio di omaggiare l’inventore del famoso sorriso Harvey Ball. In un mix quasi surrealista, il movimento Xora ha chiesto a Serena Maisto di reinterpretare con il sua tecnica pittorica il sorriso più famoso del mondo su 30 scudi anti-sommossa provenienti da Hong Kong.
Solo per l’opening del 2 giugno la mostra sarà ad ingresso gratuito e l’accesso consentito esclusivamente effettuando una prenotazione sul nostro sito teatrocolosseo.it oppure telefonicamente ai numeri 011 6698034 – 011 6505195. Alla luce delle attuali disposizioni ministeriali e al fine di garantire il distanziamento, l’ingresso sarà contingentato fino al raggiungimento della capienza consentita per fascia oraria.
Solo per l’opening del 2 giugno la mostra sarà ad ingresso gratuito e l’accesso consentito esclusivamente effettuando una prenotazione sul sito teatrocolosseo.it oppure telefonicamente ai numeri 011 6698034 – 011 6505195.
Alla luce delle attuali disposizioni ministeriali e al fine di garantire il distanziamento, l’ingresso sarà contingentato fino al raggiungimento della capienza consentita per fascia oraria.
Teatro Colosseo – Via Madama Cristina 71, Torino
Orario: dal martedì al venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-19
Biglietti: intero € 14; arco card (chi acquista almeno 8 spettacoli) € 11; gruppi e scuole fino a 24 anni: € 8; gratuito per bambini fino a 4 anni ³³