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Progetto Download – di Roberta Arias

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Camerieri “Download” alla corte di Asti

di Roberta Arias

Nell’Asti del vino, della Douja d’Or e del Palio, dove le colline e le vigne la fanno da maestro, c’è un esempio di civiltà, dall’aspetto umile e dalla forza di un gigante. Nel covo dei buongustai, tra ricette creative e calici nostrani, c’è un ristorante a misura d’uomo di nome e di fatto. Tra le rosse vie dell’Asti medievale, accanto al teatro Alfieri, troviamo una porticina di legno massiccio, l’ingresso del ristorante Tacabanda. Una scala ci porta nel seminterrato, l’impressione è di entrare in una piccola grotta, forse dovuta alle volte del soffitto. Alle pareti tanti quadri, quelli esposti in occasione delle mostre ospitate nel locale, mentre, intorno, alcuni ragazzi in divisa allestiscono i coperti. C’è un qualcosa di serafico nell’aria, forse è solo il sorriso di questi camerieri, diversi dal solito, che non sono né freddi né impostati, ma di certo esibiscono una smaccata voglia di esserci: ci regalano uno sguardo, un sorriso, un abbraccio. Non ci conoscono, è vero, ma ci sorridono. Non importa chi tu sia, loro ti rispettano. Sono persone che stanno lavorando: non “malati” affetti da sindrome di Down, ma solo camerieri, in divisa di tutto punto.
Ad accoglierci sono Niccolò, Jessica, Alberto e Matteo, alcuni dei ragazzi del Progetto Download, nato da un’idea che oggi è realtà. Un’iniziativa giovane che in fretta sta mettendo le radici nel tessuto culturale astigiano. “Download” nasce pochi anni fa, grazie ai fratelli De Benedetto, i gestori del Tacabanda, con il supporto di Andrea Cerrato del  Consorzio Operatori Turistici Asti e Monferrato e dell’architetto Maurizio Galosso.
Apripista del progetto è stato il primo assunto, Niccolò Vallese che combatte contro quei disagi tipici della sindrome di Down e vince. Si diploma, infatti, alla scuola professionale alberghiera con sede in via Asinari ad Asti. Oggi il suo sogno non è più nel cassetto: è un cameriere di sala a pieno titolo. “Sono contento di lavorare qui”, commenta. “Mi piace cucinare e chiacchiero con i turisti”, confessa Alessandro, occhi scuri e  sorriso magnetico, che prima di conoscere il progetto Download passava molte ore nel centro disabili fin quando, grazie alla mamma, non ha conosciuto il progetto. I miglioramenti di Alessandro, come di tanti altri, sono stati veloci e tangibili.
cover-aprile12Perché il termine “Download”? Si tratta di un processo di scambio di competenze durante la pratica che si acquisisce lavorando: “L’ambiente gioca un grosso ruolo: la ristorazione è un mondo veloce che obbliga a interagire con la gente, i ragazzi sono soddisfatti, soprattutto a livello psicologico. Alcuni si sono sgrossati di tic e posture”, aggiunge De Benedetto. La squadra Download spesso è di servizio nella caffetteria del foyer del Teatro Alfieri di Asti e collabora anche con esercizi pubblici: “I ragazzi sono puntuali e diligenti, insegnano a guardare il mondo con un’ottica diversa, racconta Giorgio, consulente di gelaterie”.
Il programma Download ha obiettivi in crescita: “Lo scopo è standardizzare l’inserimento di persone Down all’interno di strutture pubbliche, di collocarli perché possano avere un’indipendenza”, spiega De Benedetto. Il sistema “Download” è suddiviso in fasi: “Bisogna fare i conti con il loro aspetto “bambino”, li seguo in ogni passo, non sono mai soli. È importante insegnare che certe cose devono essere fatte con la giusta professionalità”, specifica lo chef. Il ristorante è di livello alto, per i ragazzi è una sfida difficile. Alle persone piacciono e piace pensare e constatare che tutto ciò è possibile.
Al “Download” vero e proprio si affiancano piccole iniziative locali, come il notiziario Uovo, utilizzato come packaging delle uova Durando o l’etichetta dello yogurt del caseificio Pro Lat. Un progetto che non può, certo, far sparire la sindrome di Down, ma è la migliore medicina per far sentire utile un individuo all’interno della società, come parte di un tutto, in qualità di persona e non di disabile. Non è magia, è voglia di lottare, accettando i propri limiti.
Bastano pochi minuti per capire che a contatto con i ragazzi Download qualcosa cambia. Si smarcano dalle formalità, osservano senza giudicare e magari, quando ti salutano, battono un cinque con la mano, come a dire “io ci sono, e tu?”. Vivere accanto a loro è un dare e avere reciproco: “Aiutano a diventare più saggi”, dice De Benedetto. “Quelli sbagliati siamo noi, loro sono amore” puro”.
Il progetto cresce e la squadra degli arancioni, il colore della terra dei cachi, come dimostra il logo sulla divisa, non perde tempo. L’obiettivo finale del progetto è un grande traguardo: la creazione, in corso, di un Albergo Etico.  Dopo essere stati ricevuti al Quirinale dal Presidente Napolitano in persona, nell’autunno del 2011 i camerieri del progetto Download sono sbarcati a Bruxelles. La delegazione è stata ricevuta alla sede del Parlamento Europeo per presentare la “Prova del Fare”, approvata all’interno della strategia europea in materia di disabilità 2010-2020.
Un Albergo Etico è  una struttura accogliente, all’avanguardia, lussuoso e attrezzatissimo, capace di affrontare il mercato offrendo servizi di qualità. Un progetto che ingloba in sé il concetto di una scuola di formazione attiva, alberghiera e turistica, a tempo pieno. L’insieme di due termini che scandiscono un mondo: albergo, una parola che ingloba e offre un servizio, accostata all’aggettivo etico, un modo di pensare, il diritto di valere nella società. L’iniziativa Albergo Etico, che di recente è divenuta un’Associazione, è un treno che sta arrivando in Italia e oltre frontiera. La novità 2012 è stata da poco inaugurata: è l’accesso al Corso di formazione professionale dell’Istituto Alberghiero di Via Asinari 5, sostenuto dalla Provincia di Asti. Gli alunni “download” prendono parte alle lezioni tutti giorni, per un totale di 600 ore, di cui 300 di stage. Calibrate su misura, riducendo al minimo le materie teoriche, si articolano su due livelli, uno di relazione col pubblico, a cui si aggiungono nozioni turistiche ed enogastronomiche, l’altro, invece, di natura pratica con laboratori di tecnica di cucina e sala bar. Il “nuovo” percorso verso la formazione professionale e un grande traguardo.
www.albergoetico.it – www.worlddownsyndromeday.org

 

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