La Cuneo-Ventimiglia attraversa e collega paesaggi e culture
di Alessandra Chiappori
La particolarità – e curiosità – della linea è che, partendo e arrivando da territori italiani situati in due diverse regioni, i binari percorrono un tratto su territorio francese. Una caratteristica pressoché unica, che si spiega con uno sguardo indietro, alla storia. Nel diciannovesimo secolo infatti Nizza, Briga, Tenda e parti della Val Roya erano territorio
La ferrovia risale all’epoca sabauda, quando il regno includeva la Costa Azzurra e la Liguria, tanto che fu proprio Cavour a promuovere la costruzione di una linea che, attraverso le montagne a ovest della regione, portasse al mare. Con l’avvento dell’unità di
A rendere unica l’esperienza di un viaggio lungo questa tratta non è solo la sua storia ma anche la storia e la cultura del territorio attraverso cui si snoda, quello delle Alpi Marittime, una zona che in pochi chilometri permette di passare dalla montagna ai pascoli alpini, alle colline dell’ulivo fino al mare, unendo caratteri piemontesi, liguri e provenzali. “Il treno delle meraviglie” viene infatti chiamato il percorso che da Cuneo scende verso San Dalmazzo, Roccavione, Robilante, Vernante, Limone e passa, dopo il tunnel di Tenda, in territorio francese attraversando Vievola, Tende, La Brigue, Saint Dalmas de Tende, Fontan Saorge, Breil sur Roya. A Breil la linea si biforca: da un versante si arriva direttamente a Nizza, dall’altro si prosegue per la Liguria passando da Olivetta san Michele, Airole, Bevera e concludendo il viaggio sul mare, a Ventimiglia.
Del resto, la “Valle delle meraviglie” che la Cuneo-Ventimiglia attraversa costituisce fin dalla preistoria una via di comunicazione naturale: tra gli scorci montani si trovano testimonianze di antiche popolazioni che già sfruttavano il valico alpino, segni del passaggio dei romani, e non mancano ricchezze artistiche che fanno pensare a una riproposta di questa linea in chiave turistica: il museo di Tenda, l’Abbazia di Borgo San Dalmazzo, Vernante e i suoi murales con le storie di Pinocchio, l’architettura delle suggestive borgate e le numerose strutture fortificate ottocentesche.
Lo straordinario percorso della ferrovia è di per sé un unicum in Europa per le sue ardite soluzioni ingegneristiche e architettoniche. Alcuni punti dei 96 chilometri di tragitto raggiungono i mille metri di quota tra vedute mozzafiato, viadotti sospesi tra le Alpi
Quello della sicurezza del percorso è purtroppo uno dei motivi addotti per giustificare i tagli effettuati da Trenitalia, in accordo con la Regione Piemonte, alle corse giornaliere sulla linea, che da otto sono scese a due. I lavori di adeguamento richiederebbero lcospicui investimenti per quello che è considerato un “ramo secco”. I comitati per la salvaguardia della linea, al motto di “la Cuneo-Nizza unisce” sono costantemente attivi, e tra questi ci sono il Comitato per la difesa delle Ferrovie locali e molti comuni della provincia di Cuneo, incluso il capoluogo. La protesta ha avuto grande eco sui mezzi di informazione, arrivando persino sui tavoli di Bruxelles, dove è stato sottolineato il valore transeuropeo di una linea non considerata tale, ma che tuttavia risponde perfettamente a questa caratteristica. Tra le ragioni di pendolari e turisti c’è naturalmente il valore storico di una ferrovia che, oltre alla suggestione del paesaggio, è una delle rare e poco conosciute linee al contempo interregionali e internazionali, e mette in comunicazione un territorio dalla forte identità, con legami geografici, storici e culturali. In pochi chilometri di strada ferrata si arriva dalle pasticcerie di Cuneo agli alpeggi e alle castagne per poi ritrovarsi immersi nei profumi di Provenza e tra le specialità di pesce liguri: piccole meraviglie delle Alpi del Mare.