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Rilegato a mano – di Alessandra Chiappori

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Francesca Premoli. Una storia di carta tra le rue di Candelo

di Alessandra Chiappori

Non poteva mancare lo storico Festina lente tra i suoi motti ispiratori, e in effetti Francesca Premoli si trova pienamente a suo agio nell’affrettarsi lentamenteseguendo da una parte un attento e incessante lavoro di comunicazione sul web e portando avanti, dall’altra, una paziente e silenziosa attività artigiana. Lei, biellese, 27 anni e una laurea in Restauro del libro antico alle spalle con un percorso di studio che dall’Accademia Albertina di belle arti di Torino l’ha portata a Bologna e in giro per il mondo, è l’instancabile mente creativa dietro a “Rilegato a mano”, la prima bottega di legatoria artigiana antica e moderna aperta al Ricetto di Candelo.
La sua è una storia che profuma di magia: sarà per il lieto fine, che vede protagonista una giovane under 30, per il fascino delle creazioni di carta, o per l’ambientazione, il Ricetto di Candelo, lo splendido borgo medievale, tra i più belli di Italia, che a pochi chilometri da Biella si offre ai visitatori con la sua cinta muraria affacciata sulle montagne e le piccole rue lastricate a ciottoli, sede di botteghe di artisti e artigiani.
Francesca ha inaugurato il suo negozio nel settembre 2013, dopo aver vinto il bando “Ricetto di Candelo: un’opportunità per una giovane impresa” promosso dalla Fondazione Fila Museum in collaborazione con Comune, Pro Loco di Candelo, Confartigianato e Cna. La fortunata occasione le ha permesso di avere in affitto gratuito per un anno un grazioso laboratorio al Ricetto. È lì che ogni giorno arriva e, con un’enorme e bizzarra chiave di fattura antica, apre il chiavistello della spessa porta in legno ed entra nel suo sogno diventato realtà. Tra telai in legno, colle, fili, carta e pelle di ogni tipo, e una tazza di tè profumato, le sue sapienti mani si muovono quotidianamente per creare oggetti deliziosi e unici, così che “Rilegato a mano” si affermi sempre più e ottenga nuovi successi, primo tra tutti il certificato di Eccellenza Artigiana.
Non solo creatività però, a giudicare dai libri che fanno capolino nel laboratorio di Candelo: volumi sulla legatoria, ma anche sui social media e il marketing, argomenti che è risultato indispensabile conoscere per far decollare il progetto anche sul web. “Alcuni di questi volumi,mostra orgogliosa Francesca descrivendo le sue creazioni, sono volati in giro per il mondo, ho ricevuto ordini dal Texas e da Singapore grazie ai market place a cui mi sono iscritta online e che mi hanno permesso di farmi conoscere ben al di fuori di Biella. Anche se faccio un lavoro antico non mi sono chiusa al mondo del web, anzi, è molto utile, ma bisogna imparare a usarlo: non si possono scrivere le cose a caso, anche se sono digitali”.
Un percorso faticoso e in salita quello di Francesca, che non nasconde di aver vissuto periodi di sconforto, terminati gli studi, nello scontro con un mondo del lavoro poco incline all’apertura verso i giovani, e ancor meno verso gli interessi artistico-creativi. Ma dietro a “Rilegato a mano” ci sono il talento e la passione grandi di una ragazza determinata e innamorata del suo lavoro. E della sua città. “Dopo le esperienze di lavoro a Bologna, concluse purtroppo senza un rinnovo del contratto, ho deciso di tornare a Biella”, racconta Francesca. “È stato difficile all’inizio re-inserirsi in una città dalla quale ero ormai assente da tempo, ma da quando ho deciso di fare ritorno qui e dedicarmi totalmente ai libri e alla carta, la mia grande passione, mi sto impegnando per imparare ad amare questo posto”. Un intento che sembra essere realizzato: Francesca conosce a ama i suoi luoghi. La sua Biella è costellata di “posti preferiti”, è una città vissuta con una prospettiva maturata e cresciuta grazie a stimoli raccolti fuori, ma mai abbandonata. 
Quello di “Rilegato a mano” è un fruttuoso esempio di rivalutazione di una piccola realtà provinciale, all’interno della quale Francesca ha voluto e saputo portare le conoscenze acquisite durante gli studi, per radicarle poi sul territorio e, lì, farle attecchire e crescere. Senza però che il ritorno a Biella significhi in qualche modo chiusura, perché la curiosità e l’abilità di Francesca non riescono a frenarla tra le sue montagne e, oltre a portarla in giro per l’Italia a sostenere nuove iniziative, l’hanno di recente condotta in Svizzera, ad Ascona, dove ha avuto l’opportunità di frequentare un corso presso il prestigioso Centro per il Libro: “Ero la più giovane”, racconta sorridendo. “Avevo l’età dei figli degli altri legatori partecipanti, persone che fanno questo mestiere da anni, mentre io ho appena iniziato!”.
La voglia di fare e le energie della giovane artigiana non si fermano alla bottega di Candelo. Oltre a realizzare quaderni di ogni tipo, piccoli libri-ciondolo da sfoggiare al collo, ricettari e segnalibri, volumi pregiati a mosaico o in pelle finemente lavorata, “Rilegato a mano” organizza corsi di legatoria, si occupa del restauro di volumi antichi, riceve progetti su ordinazione e promuove tantissime collaborazioni con altri artisti. Ultimo nato è il brand “Coffee paper” una sinergia a sei mani tra legatoria e comunicazione visiva, tutta made in Biella. 

Valorizzare le cose fatte con cura e non arrendersi a un destino che sembra ormai contrassegnato dal pessimismo per tutto ciò che è giovane e innovativo sono le premesse per l’instancabile lavoro di Francesca, che guarda con positività e allegria anche alla realtà del biellese: “Non è tutto fermo”, osserva durante un pranzo alla caffetteria della Fondazione Pistoletto, una realtà sperimentale che fonde cucina del territorio con cooperazione sociale. “Ci sono giovani con idee e voglia di fare anche a Biella, ed è un bel movimento che non si stacca ma fa riferimento al territorio, perché anche qui ci sono cose belle, basta cercarle”.
Un po’ come i piccoli tesori di “Rilegato a mano”, prodotti artigianali e realizzati con costante attenzione all’ambiente. “Ho sempre un occhio di riguardo per il riciclo e la sostenibilità”,spiega mostrando carte e materiali del suo laboratorio. “Per esempio, avevo un’antologia di poesia inglese rotta e spaginata a casa, sarebbe stata da buttare via, invece no! E così sono nati questi quaderni: la copertina di ognuno è una poesia inglese, William Blake, John Keats…”. Lo slogan che la giovane artigiana ha abbinato alla sua attività è “Libri contagiosi”: “A ogni persona che viene a trovarmi al Ricetto di Candelo dico sempre di guardare, curiosare tra le mie creazioni, aprirle e sfogliarle. I libri vanno toccati, solo così lasceranno davvero qualcosa, saranno vissuti, e sapranno contagiare!”. L’accoglienza in bottega è calda fin dall’ingresso, dove magici libri volanti scortano il visitatore fino al secondo piano, il vero cuore del laboratorio, scrigno di tesori di ogni tipo. Ed è così che, mentre spiega entusiasta come funzionano e si realizzano una legatura copta e una francese, una copertina o una punzonatura a giglio fiorentino su pelle, Francesca invita ognuno a pescare una stellina di carta da una grossa ampolla: “È un’usanza giapponese. Ogni stellina è un pensiero felice, sono raccolti qui perché chiunque possa pescarne uno e lasciarne un altro in cambio”

Questo articolo ha vinto la settima edizione del Premio Piemonte Mese, Sezione Economia e Artigianato

Le foto riferite a Francesca Premoli sono di Archetipocreativo. qiella del Ricetto è di Lucilla Cremoni

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