Enter your email Address

La biblioteca “Faustino Dalmazzo” di Centallo, anima culturale e sociale di un paese – di Giulia Cavalleris

0

La Biblioteca “Faustino Dalmazzo” di Centallo
Una biblioteca come anima culturale e sociale di un paese

di Giulia Cavalleris

Jorge Luis Borges, con le parole del suo traduttore italiano Domenico Porzio, ha scritto di immaginarsi “il Paradiso sotto la specie d’una biblioteca”. In effetti, una biblioteca non è soltanto pareti di libri e di parole, ma anche un’importante risorsa pubblica per la comunità: un luogo magico e speciale, sospeso nel tempo e, a volte, misterioso, dove il viaggio nel sapere è accessibile e a portata di mano per chiunque.
La biblioteca civica di Centallo, paese della Granda di quasi settemila abitanti, nasce negli anni Settanta, con sede nel palazzo comunale; nell’autunno del 2004 è trasferita nei nuovi locali dell’ex Orfanotrofio Perrucchetti e prende il nome di “Biblioteca Avv. Faustino Dalmazzo”, in seguito a un restauro iniziato parecchi anni prima, finanziato dal Comune, dalla Cassa di Risparmio di Fossano e dalla Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo.
La fondazione era nata nel 1988 per volontà di Gina Voghera, insegnante, in onore del marito, il partigiano e avvocato Faustino Dalmazzo, mancato l’anno precedente e centallese di origine, con lo scopo “di incoraggiare e favorire l’istruzione e la formazione dei giovani di ambo i sessi in Piemonte”.
La biblioteca si sviluppa su quattro piani: al piano terra sono collocate la zona accoglienza e prestiti, l’emeroteca (con tre quotidiani, sette settimanali e cinque mensili), la sezione dedicata a bambini e ragazzi; il primo e il terzo piano ospitano la sezione adulti.
Al secondo piano ha sede il prezioso archivio storico, che raccoglie preziosi documenti riguardanti la cittadina, i più antichi dei quali risalgono al XVI secolo; e inoltre pergamene, sigilli in ceralacca e un fondo di mappe e disegni di grande interesse. Questo materiale, inventariato fino al 1969, è soprattutto fonte per ricerche personali, studi di storia locale o tesi di laurea.

dav

Del polo culturale fanno parte anche una sala conferenze e la nota Sala della Mappa, intitolata a Gina Voghera, che ospitano piccole conferenze e convegni; lezioni, individuali e di gruppo, dell’Associazione culturale “Pentagramma”, una scuola di musica locale che fornisce un ottimo servizio a centallesi, grandi e piccini; corsi di lingue, di informatica, di scacchi, di teatro; numerosi progetti di lettura per bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
Di un patrimonio librario di circa ventiseimila pezzi, per un numero di utenti superiore a 4300, negli anni sono state costituite delle importanti sezioni: il fondo Enciclopedie, inizialmente destinato a consultazione, oggi sorpassato dalle pagine web; il fondo Musica, rivolto all’Associazione “Pentagramma”.
Particolarmente significativo è il fondo Comunicazione Aumentativa Alternativa, di libri tradotti in simboli a cura della “Fondazione Paideia”, pensato in particolare per bambini e ragazzi con problemi di vario ordine, ma anche per persone straniere o con fragilità di comunicazione, proposto dalla Regione Piemonte a sole cinque biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario cuneese. Infine, il fondo Resistenza, creato in ricordo del combattente Faustino Dalmazzo, mancato l’anno precedente, grazie a un contributo ad hocda parte della Fondazione che ne porta il nome.
Se, dunque, da un lato la Biblioteca risponde alle richieste più tradizionali, dall’altro si impegna per andare incontro alle nuove esigenze della comunità centallese, grazie anche alle risorse finanziare provenienti dal Comune, dalla Regione Piemonte, da fondazioni private come la Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano e, appunto, quella intitolata a Faustino Dalmazzo, la quale continua ad avere un occhio di riguardo nei confronti della Biblioteca, elargendo un contributo annuale per attività e opere da svolgersi e per l’acquisto di beni.
Prove di come la biblioteca si faccia promotrice di un rinnovamento sono la possibilità di prestito interbibliotecario nazionale, a livello di reciproca gratuità; l’accesso al wifi utilizzabile all’interno dei locali, nel parco adiacente e in tutti gli altri luoghi dove la ditta l’ha installato; la presenza di un servizio Informagiovani, affidato a un’educatrice del Consorzio socio-assistenziale del Cuneese, che si mette a disposizione dei cittadini un’ora a settimana in maniera gratuita.
A garanzia del proprio ruolo attivo di catalizzatore culturale, l’istituzione si confronta e collabora con altre realtà del mondo culturale: ha il proprio fulcro nella Biblioteca civica di Cuneo e aderisce al Sistema bibliotecario cuneese, grazie a cui il catalogo si trova online in Servizio bibliotecario nazionale: chi vi accede è messo al corrente dell’esistenza o meno di un libro presso la Biblioteca; offre un servizio mensile di prestito libri agli alunni delle scuole, accompagnati dagli insegnanti, a cui si aggiunge il trasporto con scuolabus per gli studenti provenienti dalle scuole delle frazioni. In occasioni particolarmente importanti, come la giornata della memoria Memoria, il 25 aprile o le festività natalizie, finanzia spettacoli, prevalentemente per ragazzi, che, hanno luogo nei più ampi locali del cinema Lux; sostiene il progetto “Nati per leggere” che, a richiesta, dona un libro a ogni bambino nato nel comune.
È però fondamentale il ruolo dei volontari, di varie età, iscritti all’Associazione “Amici delle Biblioteche e della Lettura” di Cuneo, che si impegnano nelle più svariate mansioni, come inventario dei libri, foderatura, antitaccheggio, riordino, rapporto con l’utenza, intrattenimento del pubblico giovanile, consigli di acquisto, costituzione di fondi. La loro presenza, così come il numero medio annuo di prestiti, che si aggira intorno a 7250, illustra quanto l’amore per la lettura e per i libri siano diffusi nella piccola comunità centallese. Inoltre, dimostra che, in una società, spesso, macchiata di individualismo e di egoismo, qualcuno sceglie di spendersi per la comunità, di percepirsi utile e in grado di portare aiuto.
Nel periodo di emergenza culturale che stiamo attraversando – epoca, soprattutto per i giovani, priva di certezze e di stabilità – è rincuorante sapere che la biblioteca locale non soltanto svolge appieno il proprio compito di incentivare la diffusione della cultura e di alimentare l’interesse per i libri, ma è pure un posto amichevole e rassicurante, sempre disponibile all’accoglienza e allo scambio, a portare un po’ di positività e di bellezza.

Questo articolo ha ricevuto una menzione alla XII edizione del Premio Piemonte Mese, sezione Cultura

Comments are closed.

Exit mobile version