Claudia Comte. Come crescere e avere sempre la stessa forma
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio
31 ottobre 2019 – 23 febbraio 2020
Castello di Rivoli
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza e ospita la prima personale in un museo pubblico italiano dell’artista svizzera Claudia Comte (Grancy, 1983), sviluppata a stretto contatto con l’artista e curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio.
A partire dall’osservazione della natura e dei suoi mutevoli motivi, l’artista elabora ampie installazioni ambientali che incorporano il mondo dalla prospettiva digitale. Affondando l’interesse in temi di urgente attualità come il cambiamento climatico, l’ecologia e l’inquinamento globale, l’artista racconta anche la memoria dei materiali e la saggezza del lavoro manuale. Il corpo principale delle opere di Comte è rappresentato da queste installazioni, ma il suo lavoro comprende anche la scultura e la pittura, nonché ampie installazioni multimediali.
Nata e cresciuta a Grancy, un piccolo villaggio vicino a Losanna ai piedi del Mont Tendre, una delle cime più alte del Massiccio del Giura, una catena montuosa calcarea situata a nord delle Alpi, l’artista svizzera nei suoi lavori esprime un forte rimando autobiografico.
La foresta con i suoi alberi e tutti i suoi dati appartengono alla memoria personale e i ricordi d’infanzia sono i primi a influenzare la traduzione del paesaggio all’interno delle sue creazioni. Se le sculture di Comte affondano le loro radici nella naturalezza delle forme biomorfiche, gli interventi murali trasformano le superfici in sequenze ottiche e segni grafici infiniti, con una estetica da era digitale. Il vocabolario astratto monocromatico e a volte con gradienti di colore che investe tutto il suo lavoro la avvicina, invece, all’astrazione di Sol LeWitt, Bridget Riley e perfino John Armleder, artista con il quale ha studiato.
In occasione della mostra al Castello di Rivoli, Comte ha realizzato undici monumentali interventi murali
La mescolanza di dati scientifici e nozioni storiche viene filtrata dall’artista e restituita in forme astratte per creare un’esperienza visiva e sensoriale. Come per gli altri progetti murali, l’opera presentata al Castello è sviluppata a partire dalla geometria e dalla ripetizione lineare delle forme.
Info: www.castellodirivoli.org