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Colombatto Virtual Pastry Talent. Quando presidi e insegnanti fanno l’impossibile – di Lucilla Cremoni

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Un concorso di pasticceria virtuale in tempi di quarantena testimonia la passione di insegnanti e dirigenti scolastici che rispondono alle carenze del sistema con risorse pressoché illimitate di tenacia e creatività

di Lucilla Cremoni

Mentre incertezza e confusione dominano i discorsi sulla riapertura delle scuole, questa esperienza realizzata in tempi di quarantena testimonia e rende omaggio alla passione e alla solida competenza di tanti insegnanti e dirigenti scolastici che da molti mesi riescono a tenere vivo il mondo della scuola nonostante tutto, mettendo in campo risorse pressoché illimitate di tenacia e creatività.

Un concorso di pasticceria che non prevede l’assaggio dei prodotti creati dai partecipanti è praticamente la definizione di un ossimoro. Impensabile. Però il “Colombatto” di Torino l’ha pensato, l’ha fatto, e i risultati sono stati eccellenti.
Ma andiamo per ordine.
Come il mondo della scuola abbia affrontato l’emergenza Covid19 – tutt’altro che passata – lo sappiamo: lezioni a distanza, materiale didattico da inventare, procedure astruse e acronimi surreali (Pia, Pai, Dad…) a fronte di una realtà fatta spesso di connessioni periclitanti quando non della mancanza materiale di computer, tablet o smartphone adeguati, e in cui era e resta forte la sensazione di una carenza di visione e progettualità a livello istituzionale.
Per questo non solo non è retorico, ma è forse riduttivo definire eroico il lavoro di insegnanti e dirigenti scolastici che, in un simile contesto, giorno dopo giorno hanno saputo seguire e sostenere, dare stimoli e formazione. A maggior ragione per quei percorsi scolastici di formazione professionale, come gli istituti alberghieri, in cui il lavoro in laboratorio, l’apprendimento delle tecniche, l’esempio degli insegnanti, la possibilità di assistere a dimostrazioni e seminari coi professionisti, la partecipazione a eventi e gare sono indispensabili. Da un giorno all’altro, e quotidianamente, si sono letteralmente reinventati i comportamenti, i modi di lavorare e relazionarsi, di comunicare il proprio lavoro.
L’istituto alberghiero intitolato a Giuseppina Colombatto è un’eccellenza nel suo settore, con una crescita costante degli standard formativi: lo dimostrano i molti riconoscimenti attribuiti alla scuola stessa, i brillanti risultati conseguiti dai suoi allievi in concorsi e gare, nonché il numero e la qualità delle opportunità occupazionali a cui i diplomati accedono.
Da parecchi anni, nelle nostre rispettive vesti professionali e poi come Associazione Pièce, abbiamo avviato col Colombatto una collaborazione stretta i cui orizzonti non si risolvono nel supporto logistico e organizzativo per la realizzazione dei concorsi e iniziative di cui siamo ideatori e organizzatori, ma si articolano in un’interazione reciproca e dinamica creando uno spirito di squadra che ci aiuta a crescere e a migliorarci.
Non ci ha quindi stupiti il fatto che il Colombatto, come altre scuole particolarmente illuminate, abbia provato ad andare oltre, a fare il passo “impossibile”, affrontando la sfida del concorso interno virtuale, cioè una gara in cui la cucina di casa dei partecipanti sostituisce il laboratorio e il video il passaggio davanti alla giuria, escludendo giocoforza la principale delle valutazioni sensoriali. Siamo lieti e onorati di aver fatto parte della giuria perché eravamo sicuri che i risultati sarebbero stati interessanti.

I docenti Sergio Boero, Daniele Spada, Renato Crivello

Il Colombatto Virtual Pastry Talent è stato ideato e organizzato dalla dirigente scolastica Silvia Viscomi assieme ai docenti di Laboratorio ed Enogastronomia Sergio Boero, Renato Crivello e Daniele Spada. Il loro scopo, come specifica il regolamento, era quello di “stimolare i nostri studenti cercando di valorizzare le abilità tecniche, la fantasia, le capacità tecnologiche dei nostri giovani e “last but not least” l’elemento motivazionale alla base della loro professionalità e vero motore collettivo che può far sperare in una vera rinascita post- pandemia”.
Il concorso, che ha potuto contare sul sostegno di Icam Linea Professionale, Silikomart e Pasticceria Internazionale, oltre naturalmente a quello dell’Associazione Pièce, ha coinvolto i ragazzi del secondo, terzo e quarto anno iscritti all’Articolazione Prodotti Dolciari, opportunamente suddivisi in altrettante categorie.
Ai partecipanti era richiesta la realizzazione di un prodotto dolciario “di qualsiasi categoria (torta, mignon, monoporzione, lievitato,biscotteria ecc..) che rimandi alla Primavera, intesa sia come stagione in grado di offrire prodotti dai colori e sapori eccezionali, sia come momento di rinascita dopo il “freddo” della stagione invernale”.
La particolarità consisteva appunto nell’essere un concorso virtuale: anziché una ricetta da realizzarsi nel corso della gara, i partecipanti dovevano inviare un video della durata massima di 5 minuti in cui, da casa propria ma in completa tenuta professionale, illustravano e realizzavano la ricetta. Il prodotto finale doveva caratterizzarsi inoltre come un prodotto proponibile in un contesto commerciale e di costo contenuto in modo da non costringere i partecipanti a

La dirigente scolastica Silvia Viscomi assieme al docente di laboratorio Raffaele Martuscelli a novembre 2019, in occasione dell’iniziativa “Cucina Dolce Giovani”

sobbarcarsi spese onerose per le materie prime. Il tutto, ovviamente, senza alcun aiuto esterno, se non nella realizzazione del video, anche se alcuni partecipanti hanno voluto effettuare anche quello personalmente. Di conseguenza, i criteri di valutazione comprendevano sia gli elementi tecnici consueti come difficoltà della ricetta, padronanza tecnica, pulizia e organizzazione del lavoro, creatività, aspetto finale dell’elaborato; sia “elementi scenici/comunicativi” come la chiarezza espositiva, la presentazione della ricetta e l’efficacia generale della comunicazione. A questi si aggiungeva un bonus per l’uso corretto di didascalie in inglese.
I risultati sorprendono e fanno riflettere.
Ha sorpreso il riscontro: nel giro di pochissimi giorni dalla comunicazione dell’iniziativa, decine di ragazzi hanno confermato l’intenzione di partecipare, e alla fine sono stati una trentina gli elaborati ammessi. Per la verità, il numero ha stupito solo gli insegnanti organizzatori, perché noi abbiamo visto all’opera tante volte questi straordinari formatori e constatato la loro capacità di lavorare con i ragazzi, di galvanizzarli, di trasmettere passione e motivazione.
Soprattutto, ha sorpreso il risultato. Certo non è stato possibile assaggiare gli elaborati, ma la qualità del lavoro dei ragazzi – per meglio dire delle ragazze, visto che la componente femminile è stata di gran lunga prevalente – è stata eccellente, mostrando un approccio pienamente professionale, un’efficacia comunicativa e una naturalezza di fronte all’obiettivo che, se talvolta risente delle formule televisive, è tuttavia fuori dal comune.
Da questo nasce la riflessione. Senza nulla togliere ai meriti oggettivi dei ragazzi, è assai probabile che il loro aplomb da professionisti consumati davanti a un obiettivo ci sembri più straordinario di quanto effettivamente sia perché noi non siamo nativi digitali e questa dimestichezza con video e social media l’abbiamo dovuta acquisire, ammesso che ci siamo riusciti, mentre a loro viene spontanea.
E allora, perché non provare a valorizzare questa componente, integrandola in modo costruttivo nel lavoro? La presentazione di un video nel contesto di una gara è prassi comune: la sfida è riuscire a trasformarlo da vetrina a parte integrante del lavoro e della formazione.
Il concorso del Colombatto è stato un interessante e riuscito esperimento che oltre a confermarci il talento dei ragazzi e la capacità dei loro insegnanti ci ha regalato importanti stimoli e spunti di riflessione sull’organizzazione dei concorsi e in generale sulla possibilità di trasformare una soluzione di fortuna in un elemento strutturale che non va certo a sostituire le basi della formazione, ma ad esse si aggiunge, arricchendole.
La premiazione dei vincitori, tre per ciascuna categoria oltre ai premi speciali, avverrà in presenza, non appena possibile, nella prima parte dell’anno scolastico 2020-21.
I premi consistono in abbonamenti a Pasticceria Internazionale, libri e manuali di Chiriotti Editori, set di degustazione offerti da Icam Linea Professionale e stampi Silikomart.

I vincitori del Colombatto Virtual Pastry Talent 2020 sono:

Beginner – allievi di classe 2ª
1ª Classificata Chiara CASABURI (classe II M)
2ª Classificata Camilla AGLIANO (classe II E)
3ª Classificata Elisa TORTELLO Elisa (classe II A)

Junior – allievi di classe 3ª
1ª Classificata Valentina ZACCAGNINO (classe III N)
2ª Classificata Lucia RAVERA (classe III N)
3ª Classificata Lucia CAZZULINI (classe III N)

Senior – allievi di classe 4ª
1ª Classificata Sofia BALLO (classe IV M)
2ª Classificata Alessia TORSELLO (classe IV M)
3ª Classificata Martina RUSSELLO (classe IV N)

Premi speciali
Miglior comunicazione visiva
Classi seconde Agliano Camilla (classe II E)
Classi terze Trusciglio Giorgia (classe III M)
Classi quarte Ricci Eleonora (classe IV N)

Miglior didascalia in lingua
Classi seconde Di Matteo Alessandra (classe II H)
Classi terze Zaccagnino Valentina (classe III N)
Classi quarte Cipriani Alessia (classe IV N)

Miglior aderenza al tema
Classi seconde Molino Elena (classe II A)
Classi terze Bagnulo Matteo (classe III M)
Classi quarte Busato Martina (classe IV N)
Premio simpatia Silvera
Jennifer (classe III M)

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