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Al cinema contro il bullismo. Proiezioni e incontri, venerdì 5 febbraio

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AL CINEMA CONTRO IL BULLISMO
Proiezioni e incontri
Venerdì 5 febbraio

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino organizza per le scuole proiezioni in streaming e incontri di approfondimento online con educatori ed esperti sul tema del bullismo e un’attività interattiva con gli studenti a cura della rete Passa la Palla.
Gli studenti delle scuole secondarie di II grado incontreranno Mirko Locatelli, regista e sceneggiatore del film Il primo giorno d’inverno. Saranno ospiti dell’incontro Elena Ferrara, senatrice della XVII legislatura e promotrice della legge 71/2017, e la band italiana Gli Eugenio in Via Di Gioia.
L’offerta didattica, in presenza e a distanza: una varietà di percorsi e laboratori alla Mole Antonelliana o presso gli Istituti scolastici, proiezioni al Cinema Massimo e in streaming. L’offerta comprende lezioni interattive online e visite virtuali per raggiungere anche le scuole più lontane. Le attività didattiche sono differenziate per diversi gradi di scuola, con un approccio informale e coinvolgente che stimola l’interazione, la scoperta e la sperimentazione attiva dei partecipanti. Sono inoltre a disposizione degli insegnanti risorse didattiche online per lavorare in classe con gli studenti. www.museocinema.it/it/scuole
La rete ‘passa la palla’
Nel febbraio 2020 si è costituito il protocollo d’intesa per la costituzione della rete nazionale ‘Passa la Palla’. Gli enti promotori, enti capofila sono: la Città Metropolitana di Torino; il Liceo statale ‘C. Colombo’ di Marigliano (Na); l’Associazione di volontariato ‘Social for Inclusion ODV’. La Rete ‘Passa la palla’ promuove la collaborazione nazionale ed internazionale tra tutte le realtà del mondo giovanile, tra scuole, associazioni, istituzioni per promuovere i valori dell’inclusione sociale, del pluralismo, della partecipazione e della solidarietà sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo e, in generale, sulle problematiche che possono vivere i ragazzi nella realtà di oggi. Perché si chiama “Passa la palla”? Le neuroscienze sociali hanno dimostrato come un semplice gioco con la palla di inclusione ed esclusione sociale possa attivare le aree cerebrali in comune a quelle che sono reclutate quando si prova il dolore fisico. Quindi il gesto “Palla la palla” assume un valore che va oltre il significato simbolico, che può avere un impatto importante di inclusione sociale nelle persone e nella società.
Il protocollo è aperto all’adesione di associazioni, enti pubblici e privati che perseguono obiettivi per il contrasto alle tematiche del bullismo e cyberbullismo. Il 7 febbraio 2020 si è svolto il primo convegno della rete “Passa la palla”: www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/passa-la-palla

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