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Che influenza farà domani? – di Gabriella Bernardi

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Un sito per prevedere l’andamento dei malanni di stagione

di Gabriella Bernardi

Domani che influenza farà? No, non è un errore e avete letto benissimo. Se ormai è normale cercare su un sito web le previsioni meteo, un po’ meno è immaginare una cartina geografica dell’Italia dove al posto del sole o della pioggia c’è l’andamento dell’influenza stagionale, con le previsioni sulla diffusione e quelle sulla settimana di picco massimo nelle diverse regioni. Tutto questo oggi è reale, basta digitare www.influweb.it e volendo si può partecipare pure come volontari.
La mappa che prevede in Italia l’andamento del virus stagionale è stata realizzata a Torino dalla Fondazione Isi, Istituto per l’Interscambio Scientifico, un ente di ricerca privato fondato nel 1983 e sostenuto da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo. Le sue ricerche spaziano dalla fisica alla matematica, dalla biologia alle complessità, un settore di cui è leader internazionale. Sempre nello stesso sito dedicato all’influenza, la Fondazione Isi ha presentato i primi risultati di un’innovativa tecnica basata su modelli di simulazione matematica e sulla raccolta dati del sistema di sorveglianza Influweb. “È piuttosto normale pensare all’influenza stagionale come a un virus che si diffonde sempre nello stesso modo”, dice Daniela Paolotti, project manager di Influweb. “In realtà è esattamente il contrario: la curva del contagio cambia di anno in anno, in base a fattori che vanno dal tipo di virus circolante alle condizioni climatiche. Quest’anno per esempio abbiamo avuto un inverno molto mite e l’influenza è arrivata in ritardo e con intensità leggermente inferiore rispetto agli anni scorsi”.
Prevedere in anticipo la forma e l’andamento di questa curva su scala regionale, offrendo alle strutture di sanità e salute pubblica uno strumento rivoluzionario per gestire in modo più efficace la diffusione del virus e le eventuali emergenze, è sempre apparsa come un’impresa oltre i confini del possibile, ma a renderla reale è stata una collaborazione transoceanica tra la Fondazione Isi e laNortheastern University di Boston.
Il sistema si basa su due innovazioni legate alla ricerca e alla tecnologia: una serie di modelli di simulazione su scala globale, simili a quelli utilizzati per studiare la pandemia H1N1 del 2009, che analizzano gli schemi di movimento delle persone su scala globale (viaggi aerei) e locale (trasporto pendolare) per prevedere la diffusione di un virus, e i dati provenienti da Influweb, il ramo italiano del sistema di sorveglianza europeo Influenzanet. Questo network in cui le informazioni sul contagio vengono fornite su Internet dai cittadini, oggi è operativo in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Olanda, Danimarca e Svezia.
Per certi versi, tenere sotto controllo la diffusione di una pandemia è più semplice”, spiega ancora Daniela Paolotti. “C’è un’attenzione mediatica e sanitaria maggiore, tutti i casi vengono monitorati con precisione e si possono sviluppare modelli di simulazione molto precisi. Per la normale influenza stagionale è più difficile, perché gli istituti sanitari nazionali non forniscono informazioni così definite e puntuali sui primi casi di contagio. Grazie all’aggiornamento degli utenti su Influweb, fin dai mesi autunnali noi abbiamo a disposizione dei dati che ci permettono di iniziare a lavorare con i modelli di simulazione”. Inoltre viene spiegato che le informazioni raccolte da Influweb e i modelli matematici sviluppati in collaborazione tra la fondazione torinese e l’università statunitense permettono di definire un primo ventaglio di previsioni, che nel giro di pochi giorni vengono poi confrontate con i dati provenienti dai medici sentinella di Influnet (la sorveglianza coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità). Questo passaggio consente un’ulteriore scrematura delle previsioni, portando alle mappe interattive pubblicate su www.influweb.it/prevision dati sul contagio nel 2014 relativi alle tre macro-aree del paese, Nord, Centro, Sud, e ad alcune grandi città campione.
Le nostre previsioni sono state confermate dall’effettiva diffusione del virus”,commenta Daniela Paolotti. “Abbiamo individuato con margine di errore relativamente basso l’arrivo del contagio e le settimane del picco. C’è ancora bisogno di lavorare soprattutto sui dati locali, per questo è molto importante che cresca il numero dei partecipanti al sistema Influweb, ma siamo molto soddisfatti e dalla prossima stagione progettiamo di ampliare il progetto agli altri paesi europei della rete Influenzanet”. La mappa interattiva realizzata da Fondazione Isi ha infatti una qualità che la rende già piuttosto speciale: è un’innovazione scientifica e tecnologica che nasce e viene presentata in anteprima mondiale in Italia, ma soprattutto tutti si possono iscrivere per partecipare alla sua riuscita, basta entrare nella home del sito e cliccare sul simpatico pupazzetto con il termometro in bocca e per i più tecnologici esiste anche un’app da scaricare.

Le immagini sono tratte dal sito www.influweb.it

 

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