Porta il tuo naso al Múses
A Savigliano un modernissimo museo sensoriale e multimediale dedicato alle essenze
di Gabriella Bernardi
“Ho trovato un profumo che mi ricorda un mattino di primavera italiano, i narcisi di montagna, i fiori di Arancio subito dopo la pioggia. Che mi rinfresca, rinvigorisce i sensi e la fantasia.”Il suo nome è francese, con una città tedesca, ma chi ha inventato la famosissima Eau de Cologne? Ovviamente un piemontese che la descriveva così in una lettera indirizzata al fratello.
Músessi scrive proprio così, con quell’accento un po’ strano sulla ‘u’ ideato per richiamare la forma del mortaio con pestello usato in tempi passati da alchimisti e speziali. Visitarlo sarà un tuffo nel passato ma anche uno stimolo olfattivo durante tutto il percorso di visita, cosa assai insolita dato che sono proprio pochi i luoghi dedicati al nostro naso.
Infatti, i getti d’acqua sono preceduti da nuvole di vapore odoroso; a voi scoprire di cosa si tratta. Nel frattempo, percorrendo lo scalone d’onore, si può osservare al piano terra uno dei più moderni laboratori, dove in settimana gli studenti della vicina Università di Scienze Erboristiche si cimentano in analisi agroalimentari o cosmetiche.
Però nel fine settimana appassionati e semplici curiosi possono iscriversi ai laboratori che permettono di riconoscere ed utilizzare le essenze, e creare il proprio profumo. In fondo bastano tre ingredienti da miscelare: alcool, acqua ed essenze profumate. Ma creare la giusta formula non è affatto banale, ne sanno qualche cosa i maestri profumieri.
Accompagnati per i vari saloni nobiliari dal personale, durante il percorso sensoriale si scopre che il 30% del Pil piemontese proviene dalle erbe aromatiche e officinali proprio di questa zona e che la nostra regione vanta anche il secondo posto nella produzione mondiale della menta piperita. Con queste premesse non stupisce l’idea di realizzare un luogo che racchiudesse la moderna tecnologia, l’arte e il ricordo del passato per non dimenticare dove e in che modo tutto ha avuto origine.
Per creare questo museo di avanguardia, apprezzato molto anche dagli stranieri, sono stati necessari i contributi di fondazioni e banche del territorio e del Comune stesso, nonché la collaborazione con istituzioni nazionali e internazionali del settore. Grazie a queste ultime il percorso è stato valorizzato non solo dal punto di vista storico, con strumentazione d’epoca come alambicchi o libri, ma anche multimediale per spiegare l’innovazione, le tecniche produttive o i segreti delle piante officinali fino all’arte della profumeria.
La particolarità che si nota, attraversando i sorprendenti saloni nobiliari è che ogni luogo ha la sua storia da raccontare: per odori, con gli olfattori; o per immagini, e spesso opere di moderni artisti completano il percorso. E diventa difficile dire se per esempio le “campane olfattive” siano più opere artistiche o exhibit multimediali: oltre ad essere belle da vedere permettono di immergersi in una nuvola di differenti odori grazie a delle pompette che emettono sbuffi quando sono premute.
Data la continua offerta di laboratori per adulti e bambini, le esposizioni sensoriali e di arte, gli eventi e i laboratori per scolaresche, anche solo per una semplice visita è meglio consultare il sito internet www.musesaccademia.ito i principali social per essere aggiornati sugli orari di apertura ele attività.