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Arca Family 2018 – 30 novembre e 1 dicembre, Cuneo

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ARCA FAMILY 2018
Le case si aprono al pubblico per il percorso espositivo
Venerdì 30 novembre ore 18-23
Sabato 1 dicembre ore 16-22
Cuneo

Calori&Maillard, Paolo Gonzato, Irene Fenara e Ryts Monet. Sono i quattro nomi selezionati per l’edizione 2018 di Arca Family, progetto di residenza in famiglia promossa dall’associazione Art.ur, che nasce dalla precedente esperienza Albume. Il pubblico avrà la possibilità di visitare i progetti espositivi ideati dagli artisti all’interno delle quattro abitazioni del centro storico di Cuneo.
Dopo un periodo a diretto contatto con le famiglie che partecipano all’esperienza, le quattro figure protagoniste della scena artistica italiana selezionate dal curatore Andrea Lerda sono pronte a restituire l’esito del loro percorso.
Il nucleo tematico attorno al quale si sviluppa l’edizione 2018 di Arca Family è l’accoglienza.
Un concetto chiave che ricorre in maniera costante nel nostro presente e una specificità per una residenza che basa le proprie fondamenta su dinamiche inclusive. In un presente in cui la situazione geopolitica internazionale mette al centro del dibattito politico il massiccio spostamento dei popoli, l’esperienza di residenza in famiglia diventa infatti l’occasione perfetta per riflettere su un fenomeno di stretta attualità.
Partendo da questo riferimento, il cui carattere appare fin da subito come fortemente connotato, gli artisti sono stati invitati a compiere una riflessione personale sul concetto di accoglienza. Nei quattro interventi ideati, il significato di questa parola è dunque rimodulato in base alle dinamiche esperienziali e alla relazione diretta con lo spazio privato e quello pubblico, ma soprattutto, attraverso l’esperienza di confronto e di dialogo con le famiglie che, in quanto coprotagoniste di Arca Family, sono coideatrici delle opere e del loro palinsesto semantico.
La dinamica di accoglienza insita nell’esperienza di Arca Family rende questo progetto una sorta di laboratorio sperimentale, una fucina di ideazione creativa di nuovi possibili modelli di convivenza.
Uno spazio fisico attraverso il quale compiere una riflessione mediante l’arte quale strumento in grado di mettere in dialogo. Un luogo teorico grazie al quale compiere un’indagine sui possibili significati del termine e sul valore di una pratica domestica che può costituire la base per un modello replicabile.Gli interventi artistici prodotti per l’occasione sono in questo senso il frutto inevitabile di una pratica alchemica, all’interno della quale si amalgamano racconti, esperienze, punti di vista e sensazioni.
Calori&Maillard, duo artistico italiano che lavora assieme dal 2009, ha vissuto in casa di Mario Frusi ed Eliana Brizio. La relazione con il nucleo familiare e le suggestioni offerte dal contesto urbano in cui si trova l’abitazione (Via Roma, nei pressi del Palazzo Comunale), hanno condotto le due artiste a compiere una riflessione sull’oggetto fontana, figura simbolica oltre che arredo urbano.
Paolo Gonzato, artista di base a Milano, ha anch’egli condotto il proprio periodo di residenza in Via Roma, a casa di Nicoletta Giuliano e Fabio Capponcelli. Qui l’esperienza artistica si è mescolata non solo con le dinamiche di vita quotidiana ma anche con quelle lavorative della padrona di casa, sarta di professione. L’intervento di Paolo Gonzato è l’essenza di Arca Family. L’opera su carta e il grande arazzo danno forma a una dinamica di accoglienza. L’artista ha invitato tutti i protagonisti dell’esperienza a prendere parte in maniera diretta e indiretta alla costruzione dei lavori.
Irene Fenara, artista di base a Bologna, ha invece vissuto a casa di Grazia Gallo e dei suoi tre figli. La sua pratica recente si concentra sull’indagine del potere delle immagini prodotta da dispositivi come le telecamere di sorveglianza. Partendo dalla passione della famiglia per il genere filmico horror, Irene Fenara ha dato forma a una serie di opere che indagano il concetto di paura, opposta a quella di accoglienza. Un’installazione video e una serie di fotografie compongono il suo racconto in stile dark-horror.
Ryts Monet, artista di base a Vienna, ha vissuto a casa di Luca Massimo e della compagna Michela Provenzano e sviluppato una riflessione sul concetto di soglia. L’artista presenta un intervento site specific e una serie di grandi cianotipie e mette in evidenza il concetto di partecipazione e di responsabilità. L’arte diventa l’espediente per una riflessione sul potere generativo che le nostre scelte, le nostre azioni e il nostro modo di vedere può avere sullo spazio sociale e sulle dinamiche che lo regolano.
Arca Family è una residenza che varca la soglia dell’universo artistico e si pone come contenitore in grado di mescolare sfera privata, dimensione pubblica e creatività. Un generatore di possibilità che si attiva grazie all’incontro e allo scambio. Artisti, famiglie e spettatori sono co-autori di un’esperienza che vive solo ed unicamente grazie all’apertura e all’accoglienza.
L’iniziativa è organizzata e promossa dall’Associazione Art.urcon il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Cuneo con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT
sponsor tecnici: L’Albero del Pane, Raineri, FaMù bistrot, Taverna 7 Assedi.
Infowww.ZOOART.it,www.art-ur.it

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