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La lunga notte di Sarajevo. Foto di Paolo Siccardi. Fino al 19 marzo al Mastio della Cittadella

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LA LUNGA NOTTE DI SARAJEVO
foto di Paolo Siccardi
fino al 19 marzo
Torino, Mastio della Cittadella

Lo spazio del Mastio della Cittadella di Torino ospita la mostra fotografica di Paolo Siccardi La lunga notte di Sarajevo. 5 aprile 1992-29 febbraio 1996 . L’evento, organizzato dall’associazione La Porta di Vetro presieduta da Michele Ruggiero, è stato curato da Tiziana Bonomo con i testi di Marco Travaglini, in collaborazione con la direzione del museo e l’Associazione Artiglieri d’Italia e il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte e della municipalità di Torino.

Vedran Smailovic, primo violoncellista della Filarmonica di Sarajevo, suona per 22 giorni “l’Adagio in Sol minore” di Albinoni tra le rotaie e i treni divelti dalle esplosioni.
Ricorda in questo modo i sedici civili uccisi il 27 maggio 1992 da un colpo di mortaio mentre facevano la fila per comprare il pane (settembre 1993)

Il fotoreporter torinese freelance è stato autore di una decina di reportage nella città martoriata dalla guerra, ben testimoniati dalle trenta immagini in bianco e nero che raccontano il dramma del conflitto in Bosnia e nei Balcani e l’assedio più lungo della storia moderna.
Paolo Siccardi, nell’arco degli ultimi decenni ha lavorato in quasi tutti i continenti come fotografo sfidando spesso la sorte, conflitto dopo conflitto, scattando immagini sconvolgenti e sempre fedeli al motto di Robert Capa: “Se le foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino”. Le foto di Siccardi parlano da sole e raccontano l’assedio più lungo della storia moderna, dal 5 aprile del 1992 al 29 febbraio del 1996, lungo i quattro terribili anni vissuti da una intera popolazione segregata nel cuore di una città stretta tra le montagne dove non c’erano acqua, luce, gas, generi alimentari, medicine. A Sarajevo  si stava intere giornate chiusi tra le mura di casa o nelle cantine, dove il tempo non passava mai e le ore erano scandite dagli scoppi delle granate o dalla roulette russa di corse rischiose a perdifiato sotto il tiro dei cecchini, appesantiti dalle taniche per prendere l’acqua da qualche fontana pubblica, qualche pezzo di pane nei forni che aprivano di tanto in tanto ai quattro angoli della città o una fugace visita al mercato o nei luoghi dove si potevano acquistare o scambiare merci, cibo a prezzi stratosferici. Tutto e sempre con l’incombente incubo della spada di Damocle del destino, obiettivi inermi del tiro incrociato degli snipers o delle schegge di qualche ordigno. Le foto di Siccardi aiutano a non dimenticare ciò che accadde nel cuore d’Europa in quella lunga notte.
Mastio della Cittadella: Corso Galileo Ferraris 0, Torino
Orario: lunedì-domenica ore 9-19
Ingresso gratuito

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