Passa da Torino il “Cassini”
di Gabriella Bernardi
Alla direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Perinaldo, la professoressa Marina Muzi, domandiamo prima di tutto cos’è un meridiano: “Un meridiano può essere definito come una linea immaginaria che congiunge i due poli della Terra, passando per tutte le località situate alla stessa longitudine. Nel 2009, Anno Internazionale dell’Astronomia, il comune di Perinaldo, che si trova in provincia di Imperia, si è fatto promotore dell’iniziativa di tracciare e segnalare il meridiano di longitudine 7°40’00’’ Est, denominandolo “Meridiano Cassini”, in onore del celebre astronomo Gian Domenico Cassini, nato nel paese ligure nel 1625. Cassini ha dato un grande contributo alla scienza astronomica e in particolare proprio allo studio delle longitudini e alla loro applicazione in astronomia e geografia; ha compiuto i suoi primi studi a Vallebona in provincia di Imperia, ha studiato scienza astronomica a Genova ed ha affermato la sua fama internazionale a Bologna; ha poi proseguito gli studi, le ricerche e le scoperte scientifiche a Parigi, dove è morto nel 1712. Il “Meridiano Cassini” è tracciato e segnalato con cartelli esplicativi e borchie incise dalle Alpi al Mediterraneo, da Saint Vincent in Valle d’Aosta, a Bordighera in provincia di Imperia, passando per Torino, dove corre parallelamente vicino a via Gian Domenico Cassini ed attraversa poi il Lingotto.
Questa particolarissima iniziativa è stata promossa dal Comune di Perinaldo, in collaborazione con il Comune di Torino, che ha organizzato l’evento, nell’ambito del progetto di Cooperazione transfrontaliera Programma Alcotra 2007-2013. Il tracciato che segna il Meridiano Cassini, unisce simbolicamente tutte le località che si trovano alla longitudine 7°40′, dalla Liguria, al Piemonte, alla Val d’Aosta, dal Mar Ligure alle Alpi, e per ora sono già una decina le città interessate e in cui sono stati posizionati cartelli e borchie. Questo meridiano che unisce i due poli della Terra, passando per Perinaldo, paese natale di Giò Domenico Cassini, come all’astronomo piaceva firmarsi, vuole essere il punto di partenza e di arrivo di questo percorso a tappe, verso Nord e verso Sud, alla longitudine 7°40′.
La fama acquisita a Bologna attirò su Cassini l’attenzione del mondo scientifico francese ed internazionale; trasferitosi in Francia, collaborò all’avviamento del nuovo grande osservatorio astronomico di Parigi. Qui, fra i molti lavori e le scoperte in campo astronomico, contribuì a quella grande opera che, a partire dalla misura del Meridiano di Parigi, si concluse con la realizzazione della nuova Carta di Francia (Carte de Cassini) e che impegnò per oltre un secolo i suoi discendenti, anch’essi astronomi e cartografi.
In passato lo studio e la misura dei meridiani e la conseguente cartografia era di importanza strategica, mentre oggi il tracciato del Meridiano Cassini, che attraversa l’antico borgo medievale di Perinaldo, dove anch’esso è segnalato con cartelli, borchie e strumenti per poi materializzarsi nella Linea Meridiana della Chiesa della Visitazione per arrivare fino a Torino, è di natura puramente commemorativa. Parlando di collegamenti con il Piemonte, è curioso osservare che Perinaldo nel passato è stato legato direttamente alla nostra regione. Il borgo, infatti, è stato nell’orbita dei Savoia quasi ininterrottamente fino all’invasione delle truppe franco-spagnole, durante la guerra di successione spagnola, e poi fino alla caduta di Napoleone, mentre, da un punto di vista scientifico la direttrice ci ha ricordato una disputa che coinvolse Cesare Francesco Cassini e l’astronomo piemontese Gianbattista Beccaria riguardante la misura di un altro arco di meridiano tra Mondovì e Andrate che venne inserita nell’opera del Gradus Taurinensis.