SEEMING CONFINES
Retrospettiva di David Ruff
8 marzo – 18 aprile
Torino, Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes
Pittore, grafico, stampatore, poeta e intellettuale. Artista newyorkese nato nel Bronx, spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, difficilmente collocabile in una precisa corrente o entro demarcati confini. Attivista impegnato nelle grandi campagne politiche per i diritti civili, in Alabama, Mississippi, Upstate New York e Washington D.C. Amante della natura (“una foglia dorata, un ciottolo, una crepa in un muro, una lumaca, la forma dei campi…”) e della forma creata (poesia, letteratura, musica e arti visive). David Ruff (New York, 1925 – Torino, 2007), che ha vissuto in Piemonte tra Baldissero, Bagnolo e Torino per oltre trentacinque anni, è al centro della mostra “Seeming Confines” allo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes.
Curata da Valentina Roselli e David Ruff Archive (presieduto dalla moglie Susan Finnel), l’esposizione intende portare all’attenzione del pubblico le opere degli anni Settanta di Ruff, per approfondire l’impatto che il trasferimento dagli Stati Uniti all’Europa ebbe sul suo lavoro. Una mostra che vuole indagare sul nuovo impulso creativo che l’incontro con il Vecchio Continente stimolò nell’artista. Nel 1969, infatti, Ruff e la moglie con la figlia piccola, lasciano New York per trasferirsi prima ad Amsterdam, poi, nel 1971 in Piemonte, stabilendosi in Europa, da dove le loro famiglie erano migrate all’inizio del Novecento per approdare negli Stati Uniti. Ruff sbarca in Europa cercando una nuova sensibilità espressiva, mettendosi alla prova nell’incontro con la cultura e la tradizione europea.
Il titolo della mostracoincide con il titolo di un dipinto di Ruff ispirato all’opera Endymion(IV, 513) di JohnKeats, autore molto amato dall’artista e che nutre spesso la sua ricerca. È un titolo che richiama direttamente la passione per la letteratura e il carattere poetico e musicale che permea tutti i lavori di Ruff. Allo stesso tempo, il riferimento a confini apparentiintende sottolineare quanto sia difficile definire Ruff secondo uno stile preciso o una corrente artistica: la sua opera è un viaggio dai confini non demarcati, senza l’urgenza di una definizione. È stato spesso associato all’espressionismo astratto statunitense, relazione pittorica che Ruff arricchisce, ma dalla quale si distacca consapevolmente.
Ruff ha saputo riflettere sulla tradizione artistica americana e su quella europea, influenzato anche da maestri italiani quali Botticelli, Tiziano, Veronese, Tintoretto e Giorgione, raggiungendo uno stile unico, dai caratteri avanguardistici per il suo saper guardare sempre oltre le sensibilità del suo tempo. In lui molto spiccato è il tratto coloristico, tra luce e vibranti atmosfere, tra tinte tenui e forti, che conferisce nuance e sfumature alla realtà, ai sogni, alle sensazioni, alle emozioni.
“Le opere in mostra, spiega la curatriceValentina Roselli, propongono una selezione di dipinti e lavori su carta, prodotti prevalentemente negli anni Settanta, periodo in cui Ruff incontra una nuova vita in Europa, pregna diispirazione, ma anche di complessità di carattere pratico e culturale. I colti riferimenti di Ruff elevano il suo gesto pittorico a una grazia fresca e vigorosa, senza mai stressare la percezione. Un artista che ha portato con sé una ricerca alimentata dal grande fermento artistico degli Stati Uniti a partire dagli anni Quaranta, studiando dal vivo giganti come de Kooning, Pollock, De Staël, Gorky, Baziotes, Rothko. Ha saputo trasformare in immagini l’avventura esistenziale, scardinando categorie e stereotipi con prontezza e raffinata ironia. La suaarteconduce a una visione autentica e diretta. Per Ruff il processo pittorico è il motore rivitalizzante della vita”.
Le opere esposte comprendono: nove opere su carta del 1969 e 1970 (inchiostri e gouache, 30 x 23 – 34 x 24 cm) e venti dipinti, tra cuiSeeming Confines(olio su tela, 100 x 85 cm, 1973); Phanopoeia(olio su tela, 105 x 120 cm, 1974); …Come gli Uccelli in Autunno(olio su tela, 105 x 92 cm, 1974); Parabole(olio su tela, 95 x 80 cm, 1979); The Second Sound(olio su tela, 105 x 92 cm, 1975). Sono presenti alcuni diari, appunti scritti a mano e ritratti fotograficidi David Ruff, volti a rivelare parte del contesto storico-culturale presente nella sua ricerca.
Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes – via Della Rocca 37B, Torino
Orario: martedì-sabato ore 10.30-12.30, 15-19
Info: www.fondazionebottarilattes.it
Ingresso libero