TRANSMISSIONS people-to-people
Fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone
Fino al 30 agosto 2020 al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino
Nel 2010 i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone terminano un lavoro a lungo termine sui nomadi che vivono in ambienti a volte ostili come i deserti. Seguendo i popoli dei deserti di sabbia, d’erba e di neve, dal Sahara alla Siberia passando per il
Changtang tibetano, sono stati testimoni di un modello di vita in equilibrio con l’ecosistema in cui è fondamentale la trasmissione alle nuove generazioni dei valori e delle conoscenze tradizionali che permettono di vivere in condizioni a volte estreme.
Tiziana e Gianni Baldizzone s’interrogano allora sul ruolo e sulla funzione della trasmissione del sapere tradizionale nelle società contemporanee e sulle motivazioni di quelle persone, portatrici di conoscenze ancestrali o di competenze
particolari, che fanno della trasmissione una missione. Chi sono? Perché trasmettono? Come lo fanno? E qual è il legame che crea quello scambio così speciale che costituisce l’atto di trasmettere un sapere?
Questi interrogativi sono stati il punto di partenza del progetto TRANSMISSIONS people-to-people. Dopo un’anteprima a Milano alla Pinacoteca di Brera nel 2014, due importanti esposizioni a Tokyo, alla Chanel Nexus Hall e alla Galerie Joseph di Parigi nel 2016, la mostra TRANSMISSIONS people-to-people arriva a Torino al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Curata da Tiziana Bonomo, l’esposizione torinese presenta 60 fotografie (di cui alcune inedite) sulla trasmissione del sapere e sulla relazione maestro-allievo. Le fotografie in grande formato, a colori e in bianco e nero, ritraggono uomini e donne di paesi e culture diverse nel momento dell’atto di passaggio di un sapere da una persona all’altra.
Tintori del Mali e ceramisti di Sèvres, liutai italiani e orologiai svizzeri, doratori di Francia e battitori di foglia d’oro birmani, attori di teatro e terapeuti. E ancora fabbri d’arte, maestri d’ascia veneziani, orafi, scultori, paesaggisti… Per oltre sette anni i due fotografi hanno viaggiato in Asia, Africa ed Europa (senza dimenticare il Piemonte) per documentare l’universalità dell’atto umano di trasmissione e raccontare le storie di uomini e donne di mestiere che trasmettono tradizioni con spirito di innovazione contribuendo a preservare un patrimonio di diversità culturale.
Tra il 2010 e il 2018 i Baldizzone hanno cercato e fotografato più di 150 maestri e allievi, formatori e apprendisti: maîtres d’art francesi, Tesori Umani Viventi del Giappone, artisti, artigiani, creativi celebri o sconosciuti, depositari di oltre quaranta discipline. “D’altronde – dichiara Tiziana Bonomo – solamente i Baldizzone che da oltre trent’anni fotografano con approccio umanista potevano immergersi in un’impresa così delicata e sfidante condividendo, per un lungo periodo, il lavoro quotidiano all’interno degli atelier.”
In questo modo sono riusciti a stabilire una relazione umana unica che ha permesso loro di scattare fotografie emblematiche degli stati d’animo nell’istante preciso in cui il sapere passa da una persona all’altra. Passaggi, non solo di tecniche, ma soprattutto di saper fare, di saper vivere, di saper essere. Da padre a figlio, da maestro a discepolo, da donna a donna, da bambino a bambino, da Oriente a Occidente.
Tiziana e Gianni Baldizzone hanno fatto della trasmissione del sapere e della relazione maestro-allievo il tema assoluto di una ricerca fotografica focalizzata non (solo) sui saperi e sulle tecniche, ma soprattutto sulle persone che le trasmettono e quelle che le ricevono. “Quello che ci interessa cogliere, spiegano, è il rapporto umano, il vivere insieme, il dialogo maestro-allievo per mostrare la condivisione e i legami generati dall’atto di trasmissione : intergenerazionali, interculturali, interprofessionali”.
Nel loro insieme, le fotografie compongono un percorso nell’intimità degli atélier e ricreano l’atmosfera e lo spirito della bottega rinascimentale. Ciascuna fotografia forma un quadro a sé stante e, unita al testo che l’accompagna, costituito dalle interviste raccolte sul campo dai fotografi, racconta percorsi diversi di trasmissione: il cammino di un bambino del Mali affascinato dall’indaco e diventato creatore di tessuti; un’impiegata di banca giapponese diventata artista di washi di fama mondiale; un apprendista calderaio oggi maestro orafo nel gruppo Hermès; una ragazza con la passione per l’argilla diventata la prima donna tornitrice di porcellana alla manifattura di Sèvres dal 1741, un fabbro africano diventato professore di psicopedagogia…
Allestita nel corridoio monumentale della Camera italiana, la mostra è presentata come un percorso narrativo che si sviluppa dall’incontro con la materia alla ricerca del maestro fino al distacco, quando il passaggio delle conoscenze si è compiuto, e si articola intorno a tre momenti di trasmissione:
Incontri – Le scoperte di una materia e quelle che indirizzano verso la tal arte o il tal mestiere; l’incontro tra maestro e allievo, il loro legame e le loro relazioni; gli incontri intergenerazionali, interculturali e interdisciplinari.
Impregnazione – I diversi modi di assorbire un sapere: in seno a una famiglia, a una dinastia, a una comunità, a una scuola; l’impregnazione di una materia, di una cultura diversa; l’impregnazione attraverso i cinque sensi.
Apprendimenti – Le pratiche, le conoscenze e i valori umani ai quali un giovane è formato per apprendere un mestiere o una professione; gli utensili che impara a maneggiare e i gesti ai quali allena la mano; la formazione attraverso la parola, l’esempio, l’osservazione e l’imitazione.
Completano il percorso un video-diaporama e tre grandi pannelli con i ritratti dei maestri e allievi che hanno partecipato al progetto Transmissions.
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Piazza Carlo Alberto 8, Torino
Orario dal martedì alla domenica ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17,30), lunedì chiuso
Biglietti: unico mostra + museo: intero 10 euro, ridotto 8 euro – gratis Abbonamento Musei e altre card
Info e programma di visite commentate e incontri coi fotografi:
www.expo-transmissions.com, www.museorisorgimentotorino.it,www.artphotobonomo.it