L’ECOLOGIA È SOCIALE, IN PRATICA
II edizione di Earthrise – Design for a Living Planet
6 giugno – 16 dicembre 2024
Torino, Circolo del Design
Il Circolo del Design presenta la seconda edizione di Earthrise – Design for a Living Planet, l’appuntamento culturale annuale finalizzato a diffondere visioni, ricerche e progetti del mondo del design per incidere sulla sostenibilità della vita sul nostro pianeta. La mostra, curata da Salvatore Peluso – giornalista freelance, educatore e curatore indipendente – presenta al pubblico otto progetti principali, oltre a due progetti speciali con un focus specifico sul ruolo del design come strumento progettuale attraverso il quale realizzare piani di sostenibilità ambientale tramite il coinvolgimento attivo della comunità.
L’ecologia sociale è una filosofia radicale che correla i temi ecologisti con quelli politici e sociali. Si tratta di un campo interdisciplinare che spazia dall’architettura all’economia, dalla teoria politica e sociale all’antropologia, fino alle scienze naturali. È a partire da questa corrente di pensiero, e in particolare dal libro di Murray Bookchin L’ecologia della libertà – considerato un classico del pensiero utopico – che si sviluppa “L’ecologia è sociale, in pratica”, il tema di Earthrise 2024 che pone il design all’intersezione tra la crisi ambientale e le diverse questioni politiche e sociali che caratterizzano il contemporaneo.
Ciò che accomuna la selezione delle esperienze raccontate in mostra è il loro approccio progettuale. II lavori dei designer e architetti in esposizione nascono dalla riflessione sulle più urgenti questioni sociali emerse in relazione alla crisi ambientale globale, e si sviluppano attraverso azioni collettive che producono un effetto trasformativo sulle comunità in cui questi progetti agiscono.
Marginal Studio, Sicilia – Fulcrum. Il tavolo Fulcrum è caratterizzato da intarsi realizzati con legni di mango. Marginal Studio promuove il design come mezzo per integrare culture e creare imprese sostenibili. Quest’opera riflette la trasformazione dei simboli tradizionali in relazione alle mutevoli condizioni ambientali ed evidenzia l’impatto del riscaldamento globale sulla scelta dei materiali artigianali in Sicilia.
Alvaro Catalán De Ocón, Spagna – PET Lamps. Il progetto trasforma bottiglie di plastica PET riciclate in lampadari unici utilizzando tecniche artigianali tradizionali.
Studio Gisto, Italia – Cantiere Aperto. Il progetto, frutto della collaborazione con Hypereden e Hund studio, utilizza sabbie e inerti prodotti dalla frantumazione di macerie esito di cantieri edili per la realizzazione di nuovi oggetti grazie al coinvolgimento delle comunità che poi li utilizzeranno
Floating e.V, Germania – Floating University. Nell’ex aeroporto di Tempelhof, in un bacino pluviale parzialmente contaminato, ricercatori provenienti da diverse discipline esplorano forme alternative di convivenza trasformando lo spazio in un ecosistema unico.
Makramè APS – Spazialismi nell’Antropocene, Italia – Tabula Bosco Colto. L’installazione esplora le ecologie del territorio dell’avanfossa Gela-Catania attraverso terrari che raccontano le diverse ecologie presenti nella zona.
Atelier NL, Olanda – Vedere un mondo in un granello di sabbia. Il progetto mappa la terra attraverso campioni di sabbia provenienti da tutto il mondo che vengono trasformati in vetro. Al Circolo del Design verranno esposte le mappe dei luoghi dai quali sono state raccolte le sabbie, al fine di attivare una riflessione geopolitica riguardo la Glass Industry.
Post Disaster, Italia – Post Disaster Rooftop. Post Disaster è un collettivo interdisciplinare composto da quattro architetti – Gabriele Leo, Gabriella Mastrangelo, Grazia Mappa e Peppe Frisino – la cui attività spazia da interventi performativi a prodotti editoriali. La sua ricerca utilizza la metafora del disastro come lente territoriale per comprendere tensioni globali.
Station+ (s+), Svizzera – HouseEurope! “HouseEurope!”, è un’iniziativa promossa dalla piattaforma di insegnamento e ricerca Station+ (s+), dell’Istituto per il Design – Dipartimento di Architettura – ETH Zurigo e dallo studio di architettura B+ e promuove la riqualificazione degli edifici, in luogo della loro demolizione.
La mostra prevede anche una sonorizzazione ambientale, concepita e realizzata da Threes Productions. Un sound collage che unisce le ricerche di Threes nel campo della sperimentazione musicale elettronica e della sostenibilità ambientale, con un taglio specifico sulle catastrofi di quest’era, spesso definita Antropocene.
Il decimo progetto in mostra sarà rappresentato dal risultato della residenza attivata e ospitata dal Circolo del Design dal 16 settembre al 5 novembre 2024. L’esito della residenza sarà presentato in mostra in concomitanza della Torino Art Week.
Circolo del Design – Via S. Francesco Da Paola 17, Torino