RADIS
Nuovo progetto di arte pubblica
della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Prende il via Radis, il nuovo progetto quadriennale di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, con la collaborazione della Fondazione CRC, che ispirandosi alla volontà della nuova presidenza di Fondazione CRT intende far dialogare le collezioni di due grandi fondazioni con il territorio trasformando in azioni concrete l’idea di patrimonio diffuso che rappresenta una delle sue missioni statutarie.
Il progetto Radis, dal piemontese radis (radice), ha un duplice obiettivo: arricchire il territorio piemontese, borghi e città, con un patrimonio di opere di arte pubblica messo a disposizione della comunità e allo stesso tempo far dialogare tale patrimonio con iniziative educative, public program e mostre collettive che restituiscano alla collettività parte della
collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Un format che prenderà il via dalla Valle Stura e che verrà replicato in altre aree del territorio piemontese, in collaborazione con le principali Fondazioni bancarie.
La prima edizione del progetto è stata affidata alla curatrice Marta Papini, che ha invitato l’artista Giulia Cenci a intervenire nell’area del Chiot Rosa, nel comune di Rittana (CN).
Proprio a Rittana il 12 luglio inaugurerà una mostra collettiva che accoglierà opere della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Fondazione CRC. Curata da Marta Papini e Leonardo Pietropaolo con Giulia Cenci, la mostra è parte del percorso di avvicinamento alla presentazione della nuova opera, in programma il 5 ottobre 2024.
Nel quadriennio 2024-2027 Radis produrrà opere di arte pubblica attraverso un percorso di coinvolgimento attivo degli abitanti, degli enti locali e delle associazioni. Le nuove produzioni, in dialogo con le storie locali e il paesaggio, contribuiranno a promuovere un nuovo immaginario condiviso e potranno diventare leva per un turismo attento all’ambiente e alla sostenibilità.
La prima edizione del progetto interessa un’area boschiva in Valle Stura, tra il Comune di Rittana e la Borgata Paraloup, in provincia di Cuneo; il luogo individuato da Marta Papini e Giulia Cenci per l’intervento è il Chiot Rosa, una radura costellata da alberi di betulla a 1.200 metri sul livello del mare, un luogo ricco di storia e dall’alto valore simbolico, in quanto ospitò, lì vicino, il primo quartier generale nel cuneese delle bande partigiane di Giustizia e Libertà.
Giulia Cenci è stata invitata alla prima edizione di Radis per il suo interesse verso i luoghi al confine tra natura e antropizzazione e la sua ricerca incentrata sulle relazioni tra essere umano, animali e ambiente naturale. Nata a Cortona nel 1988, con all’attivo numerose mostre personali e collettive, tra cui la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2022, Cenci trascorrerà un periodo di residenza a Rittana per scoprire e studiare le vocazioni e le potenzialità del luogo e per iniziare il dialogo con il territorio, i suoi abitanti e le sue abitanti, con il fine di sviluppare un progetto site-specific capace di intrecciare la storia, le tradizioni e le caratteristiche della zona. Nella sua ricerca, l’artista ibrida il mondo umano con quello delle entità non umane, creando installazioni dalle atmosfere post-apocalittiche che sfumano i confini tra naturale e artificiale. Per le sue opere Cenciadotta materiali di riciclo – come gli scarti del sistema di produzione agricola o i rottami delle automobili – o i frammenti di prototipi animali e umani che assembla e fonde in sculture complesse in cui convivono manualità e produzione seriale.
L’opera resterà di proprietà della Fondazione, in comodato permanente al Comune di Rittana. L’edizione 2024 di Radis è solo il primo capitolo di un progetto più ampio che ogni anno vedrà protagonista una diversa provincia piemontese.
Info: www.radis-crt.it