ALBA INTERNATIONAL PIANO FESTIVAL
I edizione
22 aprile – 3 maggio 2018
Alba, Centro Culturale San Giuseppe
Dalla fortunata e storica collaborazione tra il Centro Culturale San Giuseppe e Alba Music Festival, nasce quest’anno una nuova iniziativa musicale: Alba International Piano Festival, rassegna interamente dedicata all’arte della tastiera, che concentrerà, in quattro domeniche tra aprile e maggio, alcune interessanti proposte del mondo pianistico.
Alba Music Festival, tra le più interessanti realtà del territorio, forte di 15 anni di attività e di un’importante reputazione internazionale, curerà la direzione artistica degli appuntamenti, mettendo a disposizione di questo nuovo progetto
culturale la sua conoscenza del panorama musicale. Il Centro Culturale San Giuseppe, nato con l’obiettivo di contribuire alla riflessione culturale della città e del territorio, attivo a 360 gradi con progetti editoriali, mostre, conferenze, convegni, è motore pulsante di iniziative culturali con spiccata sensibilità sociale e si fa promotore, con entusiasmo, di questa nuova iniziativa artistica.
Oggi considerato uno degli strumenti per eccellenza, il pianoforte è in realtà un’invenzione relativamente recente, frutto della trasformazione storica del clavicembalo. Attraverso la necessità di nuove e più sofisticate possibilità espressive, nel 1711 ad opera del fiorentino di adozione Bartolomeo Cristofori, fu costruito il primo fortepiano, diretto antenato del pianoforte. Inizialmente è stato chiamato “grave cembalo col piano e forte” proprio queste sue possibilità dinamiche, che al contrario dal clavicembalo permettono di suonare le dinamiche opposte nonché le sfumature intermedie. Lo strumento ebbe una grande fortuna e dalla corte fiorentina dei Medici, dove era al servizio il Cristofori, e si diffuse tra i maggiori compositori del tempo, come Mozart, Haydn, Beethoven e Chopin, diventando quindi protagonista dell’Ottocento romantico e poi il principale riferimento del repertorio strumentale.
Il Festival inizia domenica il 22 aprile alle ore 11, presso la Chiesa di San Giuseppe di Alba con Marco Pasini, solista di spicco e docente presso il Conservatorio di Napoli. Si è esibito in importanti sedi, dalla Cappella Paolina al Quirinale a Londra, Istanbul, San Pietroburgo e in Sudamerica. Un programma di grande interesse con la monumentale Sonata op. 106di Ludwig van Beethoven e Venezia e Napolidi Franz Liszt, altra pietra miliare del repertorio pianistico.
Il29 aprileconcerto con il parigino Bertrand Giraud, dotato della raffinatezza ed eleganza proprie della grande scuola pianistica francese. Si è esibito in tutto il mondo e compositori quali Jean Louis Petit e Jean Louis Dhaine gli hanno dedicato loro composizioni. Il ricco elenco degli autori comprende Liszt, con i Tre Sonetti del Petrarcae gli Études d’exécution transcendante, Chopin e Chabrier, fino a György Ligeti, con la sua Musica ricercata.
Si continua domenica 6 maggio presso la Sala Beppe Fenoglio, con un beniamino del pubblico albese: Andrea Bacchetti, tra i più interessanti pianisti delle ultime generazioni, dotato di un personalissimo talento artistico. Dopo il debutto a 11 anni con I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone, si è esibito nei principali centri musicali mondiali, da Berlino a Parigi, da Buenos Aires a Mosca. Ci proporrà, oltre a Johann Sebastian Bach, del quale ha inciso numerosi lavori per l’etichetta Sony, la Sonata K 333 di Mozart e un omaggio a Debussy nel centenario della scomparsa.
Ultimo concerto di questa prima rassegna, domenica 13 maggio, nuovamente alla Chiesa di San Giuseppe, con un giovane esponente della scuola pianistica italiana: Pietro Bonfilio, che, formatosi al Conservatorio di Milano e al Royal Conservatory of Scotland con importanti maestri, da Michele Campanella a Jean-Marc Luisada e Lang Lang, si esibisce regolarmente in Italia e all’estero, tra Stati Uniti, Messico, Thailandia e molti paesi europei. Il suo programma include, oltre alla Sonata beethoveniana op. 81a detta “Gli addii” e le Rapsodie di Johannes Brahms, la Sonata in fa maggiore di Dmitrij Kabalevskij, compositore russo a cui Bonfilio ha dedicato un’incisione discografica monografica edita dall’olandese Brilliant Classics.