JAZZ IS DEAD! AGAIN!
II edizione
25-27 maggio 2018
Torino,ex cimitero di San Pietro in Vincoli
Nato nel 2017 con l’intento di festeggiare i 60 anni di ARCI Torino, torna quest’anno Jazz is Dead! sotto forma di festival senza intenti celebrativi, né contenitori, per regalare alla città tre giorni di musica contraddistinta dall’innovazione e destinata a un pubblico curioso, aperto alle sperimentazioni ed esigente in fatto di qualità.
Una fresca squadra di produzione che vede nuovamente ARCI Torino con il suo comitato dall’approccio giovane, ma di pluriennale esperienza. Alessandro Gambo, direttore artistico, già noto ai torinesi per la rassegna concertistica #finoamezzanotte e per il festival di musica sperimentale Varvara, ideatore dei concetti alla base di Jazz is Dead!, ha condotto una selezione scrupolosa, dettata dal preciso intento di divulgazione di uno e più generi che hanno fatto tesoro della scuola jazz, per poi evolversi verso orizzonti più lontani e arditi. Una musica viva, suonata e ascoltata.
Nuovamente il Magazzino sul Po, terzo circolo ARCI in Italia come numero di associati, al coordinamento operativo e strutturale che consente al chiostro esterno di prendere forma idonea a un momento musicale: servizio food e beverage, banchetti dedicati al merchandise e monitor per assistere agli spettacoli anche in caso di tutto esaurito all’interno della cappella.
Ancora Cikita Z realizzerà e comanderà in diretta visual appositamente ideati per i progetti del festival.
Se la squadra non si è risagomata per l’occasione, anche lo spazio ospitante resta l’ex cimitero di San Pietro in Vincoli, luogo che si confa con evidente connessione logico-verbale al nome del festival. San Pietro in Vincoli è da più di vent’anni gestito da una triade di operatori del settore teatrale (Il Mutamento Zona Castalia, Acti Teatri Indipendenti, Laboratorio Permanente sull’arte dell’attore) che lo animano settimanalmente tramite una proposta performativa d’avanguardia.
Spicca la collaborazione con la Fondazione Piemonte da Vivo, che si fa da co-promotore della manifestazione e collaboratore per i due appuntamenti fuori sede (Almese e Asti) di contorno alle tre giornate del festival.
Anche la formazione musicale rientra nelle proposte di questa edizione di Jazz is Dead! La domenica mattina vi sarà un laboratorio di improvvisazione radicale tenuto da Antonio Zitarelli (Mombu) e accompagnato da alcuni musicisti del collettivo-orchestra Pietra Tonale di Torino. Il workshop di terrà dalle 10 circa fino alle 15 circa, mentre alle 17 si svolgerà la performance di quanto appreso nella mattinata.
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 maggio 2018 sono i tre giorni torinesi, a ingresso gratuito, da appuntare, ai quali si aggiungono giovedì 3 maggio al Diavolo Rosso di Asti, presso la chiesa sconsacrata San Michele, e sabato 23 giugno presso la splendida area archeologica della Villa Romana di Almese.
Jazz is Dead! Again! Sì, perché in tanti virtuosi artisti compare la lezione jazz: durante un’improvvisazione o una variazione su tema, per poi scomparire e mascherarsi dietro a generi dal tratto originale e infine tornare in forma evoluta. Durante le tre giornate del festival assisteremo a un’evoluzione, ciascun momento rispecchierà diverse tendenze musicali, performative e d’ascolto.