AL DI LÀ DELL’APPARIRE
Personale di Guglielmo Spotorno
a cura di Ermanno Tedeschi
2-24 febbraio
Alba, chiesa di S. Domenico
“Al di là dell’apparire” raccoglierà una significativa selezione di 30 opere dell’artista nato nel 1938 a Milano, che da molti anni vive a Celle Ligure: pitture su tela inedite, realizzate dagli anni duemila ad oggi, che illustrano l’evoluzione del percorso artistico del maestro e la sua propensione alla lettura critica della realtà.
La ricerca di Spotorno si muove tra un informale di ascendenza surreale e un astrattismo carico di riferimenti al quotidiano, anche se mimetizzati nella libertà dei segni. Innanzi alle sue opere si è pervasi da un senso di bellezza che va al di là della piacevolezza dei segni, dell’armonia dei tratti, della luminosità del colore. Emerge, chiara, una volontà di denunciare la contraddizione, la crisi, le questioni irrisolte, forse non risolvibili.
Il percorso tematico della mostra affronta una materia sociale, di forte attualità: dalle Città umanizzate ai Crocifissi cittadini, fino alla grande mareggiata che lo scorso ottobre 2018 ha causato gravi danni al litorale ligure.
Le città umanizzate. Spotorno rappresenta la realtà e la società contemporanee da lui vissute e dipinte nelle loro intense e dure contraddizioni con un’attenzione particolare a significativi momenti storici. A questo proposito sono da ricordare Caracas (2015) che racconta la ribellione, surreale, della povertà nell’atto dell’uomo che esce dal quadro, dalla cornice; 11 Settembre (2014), Alla frontiera e Isis Execution (2015) che raccontano le stragi causate da tragici eventi tra una danza stilizzata e gesti, rituali mistici per una condanna a morte. Sorgenia (2014) d’altro canto evoca con forza le conseguenze portate da un altro tragico evento: l’inquinamento dell’aria che soffoca il blu cobalto del mare, violando la sacralità dell’elemento natura.
I crocifissi cittadini. Nell’apparente semplicità cromatica, i Crocifissi cittadini sono i più drammatici, dove vengono rappresentati le figure dei Cristi che scendono dalla Croce per immergersi nel quotidiano e divenirne parte.
Le marine. Nel percorso della mostra non mancano operedove l’attenzione è rivolta a tematiche legate al mondo naturale: la serie delle marine ricca di poesia e spiritualità. Nel mare si ritorna bambini, il mondo dell’acqua è un continuo fluire. Lo si vede nelle opere dai colori intensi e cariche di movimento come Tromba marina (2016) e Sorgente marina (2018); intrise di pensieri I Miei pensieri (2015) e creature, umane, che come meduse giacciono a pelo d’acqua nell’opera dedicata a Lampedusa (2016). Opere mai banali, dove domina un mare immenso e un senso di pace, quasi irreale, esaltato dai colori azzurri dell’acqua e da quelli variopinti dei pesci, nelle Trasparenze marine (2104) e neIl cielo chiama il mare (2016).
Le mareggiate. La pittura del maestro guarda anche a temi di attualità e come un urlo di forte denuncia dei drammi di oggi, le sue tele racchiudono la volontà di non dimenticare, di stare. Così nascono le ultime tele dipinte dopo la mareggiata del 29 ottobre 2018, dove la forza della natura diventa materia e le onde distruggono tutto quello che incontrano al loro passaggio.
Le opere di Guglielmo Spotorno, e così il suo tratto, sono la trasposizione continua di un sentire irrequieto, portatore un alito di vita. Una maestria gestuale straordinaria che racchiude la tensione verso la conquista di sé stessi e della realtà che, volente o nolente, ci circonda.
Orario: martedì-venerdì ore 10-12, 15-18, sabato e domenica ore 10-12, 14,30-18,30
Ingresso libero