AS YOU GO
Personale di Anri Sala
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria
26 febbraio – 23 giugno 2019
Castello di Rivoli
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea organizza la mostra personale di Anri Sala(Tirana, 1974). Tra gli artisti contemporanei più importanti a livello mondiale, Anri Sala vive e lavora a Berlino. Ha rappresentato la Francia in occasione della Biennale di Venezia nel 2013 e ha partecipato a significative mostre al Castello di Rivoli, tra cui le collettive Volti nella follanel 2005 e L’emozione dei colori nell’artenel 2017.
A partire dal 2000, Anri Sala realizza installazioni filmiche e sonore, sculture, fotografie e disegni che indagano le fratture, gli intervalli, le sovrapposizioni e gli echi attraverso le quali la realtà si snoda nel tempo e gli eventi acquisiscono significato. L’artista utilizza lo spazio architettonico per modulare elementi visivi, sonori e tattili al fine di generare nuove esperienze del reale e inedite possibilità percettive all’interno di una visione emancipatoria del linguaggio e della cultura.
Il riferimento alla musica è parte integrante della ricerca artistica di Anri Sala ed è uno tra gli elementi che accomuna le opere selezionate per l’esposizione al Castello di Rivoli.
Ideato per gli spazi del terzo piano del Castello, il progetto espositivo raccoglie in un innovativo percorso organico alcune tra le più significative opere filmiche realizzate da Anri Sala in anni recenti, tra cui Ravel Ravel(2013), Take Over(2017) e If and Only If(2018), oltre a presentare la scultura Bridges in the Doldrums(2016).
I visitatori sono accolti da Bridges in the Doldrums. Arrangiamento in tre parti per clarinetto, sassofono e trombone, questo lavoro composto da tamburi è stato costruito usando esclusivamente i bridges o ponti di settantaquattro brani pop, jazz e folk di epoche e provenienze geografiche diverse, uniti secondo l’ordine del tempo musicale, in modo da costruire un graduale senso di accelerazione con i tre strumenti che si scambiano i ruoli. “In musica – nota Sala – il ponte allontana l’ascoltatore dalla canzone stessa, mantenendo viva la sua attenzione ma sospendendo le sue aspettative, no a quando, poi, il ritornello riconferma il senso di familiarità col brano”.
Ciascuna delle opere filmiche indaga una relazione precisa. Con Ravel Ravel, l’artista mette in scena la visione simultanea di due interpretazioni da parte di due differenti pianisti del celebreConcerto per pianoforte per la mano sinistra. Composto da Maurice Ravel tra il 1929 e il 1930, il concerto fu composto su commissione del pianista austriaco Paul Wittgenstein che aveva perso il braccio destro durante la Prima guerra mondiale. Secondo le parole di Anri Sala, “Il mio intento è quello di accentuare la risonanza di uno spazio grazie allo sfasamento temporale tra le due esecuzioni e, attraverso la ripetizione delle stesse note, indurre l’impressione di un’eco in un ambiente completamente muto, in cui l’assorbimento della riflessione acustica annulla ogni senso dello spazio”.
In Take Over l’artista indaga i possibili significati che nascono dalla giustapposizione di La Marsigliese e L’Internazionale, composizioni le cui complesse storie a tratti si intrecciano. Composta nel 1792 da Claude-Joseph Rouget de Lisle, LaMarsigliesediventò il segno distintivo della Rivoluzione Francese e simbolo del rovesciamento dei regimi oppressivi. Scritto nel 1871, il testo de L’Internazionale, dedicato alle lotte dei lavoratori e agli ideali di equità, uguaglianza e solidarietà, fu inizialmente cantato sull’aria de La Marsigliese. Pierre de Geyter ne riscrisse la musica con la quale diventò celebre solo nel 1888. Prendendo spunto dagli intrecci che legano questi due noti inni, incluse le possibili difformità, l’opera di Sala mette in scena due performance congiunte suonate in duetti da un pianista e da un pianoforte meccanico. “La sovrapposizione delle due melodie – dice Sala – produce un senso di straniamento che non è causato dall’ingerenza dell’ignoto nel noto, ma dal sovvertimento del noto da parte di un brano altrettanto noto”.
Questa mostra offre l’occasione per la prima presentazione a livello mondiale in un museo pubblico di If and Only If, opera filmica nella quale l’attenzione dell’artista si concentra sulla relazione tra il movimento di una lumaca e quello del musicista Gérard Caussé mentre suona una viola ed esegue Elegia per viola soladi Igor Stravinsky (1944). Con delicatezza poetica, il film descrive il percorso della lumaca sull’archetto del musicista e le variazioni impresse dai minimi movimenti dell’animale, o dalle sue pause, all’esecuzione, creando una musica in collaborazione tra umano e non-umano. “L’Elegia viene sconvolta dall’interazione tattile tra il musicista e la lumaca, e la durata del brano si fa quasi doppia rispetto a quella abituale. La musica – continua l’artista – si allunga in un viaggio che diventa parte tangibile del suo nuovo arrangiamento musicale”.
Come componenti di un’insolita orchestra, le tre opere filmiche in mostra al Castello sono state rimodulate dall’artista utilizzando come strumento la Realtà Aumentata, in modo da offrire ai visitatori un’esperienza immersiva di alto impatto emotivo e sinestetico. Secondo il progetto dell’artista, le proiezioni si snoderanno lungo una parete che attraversa le sale dello spazio. La mostra avrà la forma di una “parata”, con un flusso di immagini in movimento e narrazioni molteplici. AS YOU GO, il titolo scelto dall’artista per la mostra, sottolinea l’idea di un flusso di immagini in movimento e in cammino, lasciando ai visitatori la scelta di muoversi nello spazio in accordo con le proiezioni oppure di fruirne stando fermi. Più che una presentazione di tre opere filmiche intrecciate, nel suo insieme la mostra può essere interpretata come un dispositivo capace di trasformare le proiezioni in un’unica e gigantesca “scultura in movimento”.
La mostra è accompagnata da un catalogo scientifico bilingue (inglese e italiano), pubblicato dal Castello di Rivoli insieme a Skira Editore, Milano. Il catalogo presenterà nuovi saggi dei due curatori, una raccolta della più ampia selezione di scritti dell’artista a oggi pubblicata, inclusi numerosi testi mai pubblicati. Riccamente illustrato con immagini della mostra, il catalogo includerà inoltre appunti e studi preparatori inediti relativi alle opere in mostra provenienti dallo studio dell’artista e includerà un’approfondita sezione di apparati, comprensiva di una ricca cronologia espositiva, antologia di testi critici e bibliografia.