Giulio Bevilacqua trasforma i cimeli in installazioni artistiche intervista di Nico Ivaldi Pannelli-installazioni che uniscono, alla tecnica antica del collage la sovrapposizione di autentici oggetti d’epoca, medaglie, armi, elmetti, fotografie e altri memorabilia originali, acquistati nei mercatini di tutta Europa. Ecco in che modo Giulio Bevilacqua – libraio di professione ma storico del Novecento per passione – racconta quello che Eric Hobsbawm definì “secolo breve”, il secolo dei nazionalismi, dei movimenti di massa, del terrore, delle grandi utopie, degli stermini organizzati. Dopo molti anni di lavoro, per la prima volta questi pannelli – che Bevilacqua fino a oggi ha gelosamente…
Autore: Nico Ivaldi
Beppe Carruozzo racconta il quarto di secolo e i mille e più concerti della band canavesana Intervista di Nico Ivaldi Tranquilli, ragazzi, i Persiana Jones esistono ancora e suonano con noi. E se da qualche tempo non li vedete più spesso in giro come prima, è solo perché anche loro devono fare i conti con la crisi che rosicchia i già magri incassi, con la stanchezza di una vita divisa fra il lavoro di giorno e la musica di sera e con famiglie che vorrebbero vedere di più a casa i mariti e i padri. Voi pensate ciò che volete,…
Antonello Panero, la sclerosi, Dracula e la necessità del teatro Intervista di Nico Ivaldi Raccontare la propria malattia si può, a patto di usare l’ironia e l’intelligenza. Antonello Panero, attore torinese malato di sclerosi multipla, ci sta provando con il suo spettacolo Un silenzio mai visto: ogni sclerosi è multipla, che da novembre riporterà in teatro. Quando è andato in scena per la prima volta? “Nel 2006, poi lo abbiamo riproposto cambiando qualcosa. In quest’ultima versione i protagonisti sono due malati: il primo, Bond, è interpretato da Luca Armato, bravissimo attore doppiatore; il secondo, Zombie, dal sottoscritto. Bond è alto, elegante…
Un angolo di pasticceria anglosassone a Torino Intervista di Nico Ivaldi Da due anni esiste un piccolo negozio con le insegne e le porte colorate di rosa, affacciato su via Bonafous 7, nel cuore antico di Torino, tra piazza Vittorio e il Po. Se vi capitasse di passarci davanti, sareste attirati da un irresistibile profumo di dolci che vi spingerà a entrare. Dentro – tra pareti color pastello, un lampadario di palline colorate, un tavolino da bistrot, un registratore di cassa rosa, una vetrinetta piena di bijoux e oggettini vari – Claudia Lotta vi servirà torte decorate e dolci tipici della…
Invece Elisa Galvagno è diventata una delle più quotate attrici emergenti del nostro teatro Intervista di Nico Ivaldi Elisa Galvagno, credi che Beppe Fenoglio avrebbe apprezzato Come vivo acciaio, lo spettacolo teatrale tratto dal suo romanzo Una questione privata che tu e Andrea Bosca avete recentemente portato in scena? Penso di sì” sospira la coautrice dell’allestimento drammaturgico dell’opera, nel cinquantennale della morte dello scrittore albese. “Noi ce l’abbiamo messa tutta, anche se non è stato facile”. Immagino soprattutto per il fatto che in due avete interpretato sedici personaggi: una bella sfida… “È stato molto faticoso perché di tutti i personaggi dell’avventura fenogliana ognuno possiede un proprio…
… e nemmeno Torino è più la stessa Intervista di Nico Ivaldi “Non ci sono più i bar di una volta, e veramente nemmeno Torino è più la stessa” dice Angelo Puglisi, sorseggiando orzo in un bar affacciato sulla splendida – ma semivuota – piazza Savoia. Parole che suonano come un de profundis per una città che, nonostante l’aumento del turismo, mostra qua e là i segni di un degrado di cui le strade piene di buche, nel centro come in periferia, sono il segno, ahinoi, più evidente. Eppure nessuno meglio di Puglisi, settant’anni, origini siciliane (Caltanissetta), gestore di alcuni…
Il mondo di Luca Andriolo intervista di Nico Ivaldi Non passa certo inosservato per la strada, Luca Andriolo, musicista, trentasei anni, alto, magro, sguardo ascetico, tutto di nero vestito, compreso il cappotto, le scarpe a punta e il cappello alla Tom Waits. “Ma io non ho nessuna voglia di passare per l’ubriacone nottambulo” precisa. “La cravatta, per esempio, è solo una questione di stile. I miei sono semplici accidenti estetici” Sicuro che non è per darti un tono? “Sicurissimo” Ammetterai che almeno il nome del tuo gruppo ha qualcosa di stravagante: Dead cat in a bag. Perché questa scelta macabra? “Ci siamo ispirati…
Colloquio con Linda Cimino intervista di Nico Ivaldi Dalle confidenze raccolte dai portinai nel buio degli androni alle più comode informazioni ricavate nelle banche dati: detto così sembra niente, ma in realtà il mestiere dell’investigatore (o informatore, come viene chiamato oggi) è stato attraversato, negli ultimi decenni, da un’autentica rivoluzione, tecnologica e di costume. Per saperne di più sulla materia siamo andati a trovare Olinda Cimino, responsabile di Informitalia, la più vecchia agenzia investigativa di Torino, che proprio quest’anno taglia il traguardo delle settantacinque primavere (fu fondata infatti nel 1938). Reggina di nascita ma torinese d’adozione, Olinda – detta…
Salvatore Giglio, vent’anni e mille partite da fotografo ufficiale della Juve intervista di Nico Ivaldi Da quell’8 dicembre 1985 sono passati ventisette anni, ma l’immagine di Michel Platini, sdraiato su un fianco dopo l’annullamento di un gol meraviglioso a Tokyo (controllo di petto, “sombrero” di destro sul più vicino avversario e sinistro al volo) nella finale della Coppa Intercontinentale, è di quelle difficili da dimenticare per uno sportivo. Meno che mai per un tifoso juventino. “Solo pochi mesi fa mi hanno richiesto la foto dal Giappone, è quella che ho venduto di più nella mia carriera” spiega con orgoglio l’autore…
Da professionista della comunicazione a cooperante nei Paesi più poveri del mondo. Edoardo Tagliani ha fatto la sua scelta intervista di Nico Ivaldi Da apprezzato professionista della comunicazione a cooperante in alcuni dei Paesi più poveri del mondo (soprattutto in Africa: Congo, Burundi, Rwanda, Repubblica Centrafricana): questo il viaggio negli orrori del Quarto Mondo compiuto dal trentanovenne biellese Edoardo Tagliani. Oggi Tagliani continua a prestare la sua opera nella dimenticata e non meno inquieta Haiti e mantiene il cordone ombelicale con l’Italia attraverso un seguitissimo blog, la collaborazione con testate giornalistiche e una presenza discreta, ma comunque attiva, sui social…